Intatto il suo carisma zigano, la mimica spregiudicata, il gesticolare maestoso, quell’accento partenopeo con cui imbecca gli spettatori. Una combattente che invade di sé il mondo e ne denuncia le ingiustizie, mai paga di sognare e di regalare desideri. Appunto. “Puro desiderio” è il titolo del suo album “più recente” (che non si dica “ultimo”, che “pare che uno debba schiattà”), che è stato il cuore del concerto, oltre ai suoi cult, cantati tra gli applausi, come “Voglia e turnà”, “Ariò”, “Aumm aumm”. “Pensavo che il motore del mondo fosse l’Amore – ha detto Teresa dal palco – invece è il Desiderio.

In questi scatti di Cristina Sartorello una carrellata di immagini del concerto di Teresa de Sio a Porto Tolle per “Tra ville e giardini 2020”.

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