“PERCEZIONI DI MAGGIO” è un progetto ideato e realizzato in quattro fasi, nato nel contesto del Maggio Rodigino: dall’11 al 15 maggio è la volta di BLUE, evento espositivo ispirato al festival “Contaminazioni” dedicato alla musica.

Il blu, nella pittura, è tradizionalmente il colore complementare all’arancione, e quindi sequenziale contrappunto ad AURANTIA, l’appena conclusa mostra dedicata al festival “Rovigoracconta”.

Per gli antichi greci e per i romani il blu non era un colore apprezzato, era il colore degli occhi dei barbari e quindi non nobile. Non veniva considerato un colore a sé stante, ma variazioni ora di bianco, ora di verde, ora di nero.

Cyanos, il blu greco è il colore della sofferenza, così come nelle malinconiche melodie delle cosiddette blue note dei canti blues delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni della Cotton Belt.

Verso fine dell’800 il blues si arricchì di una componente strumentale che, fusa con altri ritmi, generò il jazz. E proprio dalle contaminazioni, di popoli, di culture, di note, di strumenti, di arti ed altro ancora, partendo dalle proprie origini e mantenendole ben salde, scaturiscono nuove esperienze che si concretizzano in forme espressive arricchite di nuovi ed altri significati.

Con BLUE si vive un’insolita contaminazione artistica attraverso 11 opere in forma di gioiello contemporaneo e di ricerca, che omaggiano il mondo della musica ed indagano il mondo profondo e spesso sconosciuto dell’animo.

Vedi qui il video di BLUE

 

Dopo il primo incontro con Francesco Casoni e il suo “Le mille verità”, venerdì pomeriggio 11 maggio alle ore 18 presso l’art room di Miranda Greggio in via Mazzini a Rovigo, all’interno di “PERCEZIONI DI MAGGIO“, sarà presentato il libro di Barbara Buoso “E venni al mondo”.

In “E venni al mondo” l’autrice Barbara Buoso racconta di Marzia, che lavora come proiezionista di film in un cinema-teatro di provincia quasi sempre vuoto. A Fiorella, sua madre, la vita non ha regalato niente; figlia di contadini ha vissuto sempre sotto padrone subendo le pene dei contratti agrari. Malata di delicatezza per via della pelle candida che poco la rende adatta ai lavori nei campi, solo da alluvionata, all’età di otto anni, può indossare vestiti colorati senza paura di scottarsi. Ingaggia contro la figlia una lotta apparentemente insensata contro il progresso vietandole di collegarsi a Internet, a suo parere motivo di perdizione. Beffardamente il destino affiderà proprio alla rete le notizie sulle speranze di vita di Fiorella che, gravemente malata, farà ricercare alla figlia le parole “strane” che declinano la sua malattia per cercare di “capirla”.

Mauro invece spia le scollature della madre, augurandosi un giorno di poterle portare con la stessa grazia e delicatezza. Suo padre, temendo i mormorii della comunità sulla “identità” del figlio, escogita un piano per rinchiuderlo in un Istituto. Attraverso annunci per mettersi in vendita tenta di appartenere a un uomo ed emanciparsi. Si innamorerà di chi lo cerca per ottenere favori finendo per sposarsi, senza amore, con Gloria e mettere a tacere le voci. Si laureerà e avrà l’agognato posto di ruolo. Sarà un mirabolante, quanto grottesco, inseguimento in provinciale, dietro alla corriera con cui Marzia parte dopo la morte della madre, a decretare la fine, o l’inizio, della loro vita nuova.

Barbara Buoso è nata a Rovigo nel 1972, vive e lavora a Padova. Nel 2003 pubblica il suo romanzo d’esordio Aspettami con Croce Editore. Nel 2014, su segnalazione di Emma Dante, pubblica L’ordine innaturale degli elementi (Baldini & Castoldi). Vincitrice con il racconto Nevicata del concorso di racconti “Lìbrati e vola” (pubblicato poi nel 2016 nella raccolta Soffia un vento contrario, L’Iguana Editrice). Insegna scrittura creativa alla Scuola di scrittura Virginia Woolf. Il suo ultimo romanzo “E venni al mondo”, uscito a febbraio, sta riscuotendo grande successo e viene presentato in questi mesi in molte piazze d’italia (librerie, associazioni, festival).

 

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