Manon Lescaut di Giacomo Puccini chiude sabato la Stagione Lirica del Teatro Sociale di Rovigo. A dirigerla, il regista Lev Pugliese, che ne ha dato una personale interpretazione: “L’obiettivo è far pensare, ma soprattutto emozionare”.

Sabato 25 marzo, alle 18, e domenica 26 marzo, alle 16, va in scena l’opera del grande compositore lucchese, prodotta insieme ai teatri di Pisa e Livorno,  con la regia di Lev Pugliese. Pumanon lescaut (1)

“Deserto è la parola su cui ho incentrato il mio lavoro, ossia abbandono dal vuoto di ogni cosa – spiega Pugliese -. Sono partito da questo concetto per immaginare un contesto. Ho pensato di rendere tutto il libretto quasi come fossero ricordi per porre l’attenzione sul vissuto del personaggio di Manon Lescaut. Manon rivive il proprio vissuto contorniata da un coro sbiadito di anonimi e insignificanti individui, uniformati da un costume che li avvicina all’immagine di manichini, piuttosto che di esseri umani. Tutta l’opera si basa su un percorso emozionale, con l’ausilio di alcune proiezioni descrittive del vissuto del percorso di Manon fino alla tragica fine . L’obiettivo di questa nuova produzione è far pensare, ma soprattutto emozionare”.

Partecipano alla realizzazione dell’opera grandi professionisti, a partire dal direttore d’orchestra Alberto Veronesi, affermato a livello internazionale e specialista della musica pucciniana, oltre ad un grande cast con Donata D’Annunzio Lombardi, Rachele Stanisci, Riccardo Tamura, Danilo Formaggia e Sergio Bologna.

L’opera sarà presentata alla cittadinanza oggi, giovedì 23 marzo, alle 18 al Ridotto del Teatro Sociale, in un incontro curato da Sergio Garbato.

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