Il Museo Regionale della Bonifica Cà Vendramin, realizzato per ospitare fino al 1969 il principale complesso idrovoro per la bonifica meccanica dell’isola di Ariano, ora è diventato luogo di convegni, mostre, eventi.

Dopo “Branco Type” il Festival della fotografia Sperimentale, l’inaugurazione della mostra permanente “Cronaca di una grande impresa”, con la presenza di Ermanno Zecchettin, nipote di Antonio, progettista e direttore dei lavori della bonifica e della costruzione dell’idrovora, ora il museo ospita fino al 10 luglio 2018 “Aspetti del Delta”, la mostra fotografica di Maria Burgato.

La manifestazione che ha il riconoscimento FIAF, Federazione italiana associazioni fotografiche ed il patrocinio del Foto Club Adria, è stata inaugurata il 9 giugno, lo stesso giorno della mostra sulla grande idrovora, con orario di visita dalle 9.30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18, ed è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì e martedì.

Maria Burgato abita in basso Polesine e gira per lavoro, quindi è sempre a contatto con tante persone, con cui si confronta e da persona intellettualmente curiosa è stimolata dalle loro storie di vita e dalle tradizioni locali.

Ecco quindi in questi scatti a colori lo chalet svizzero della famiglia Ballarin 1923, ora in abbandono, c’era una volta a Volta Grimana di Loreo, cestini di rugiada alle dune fossili di Donada, le sculture del fiume Po nelle golene, che per Maria si trasformano in verdi trolls, la luce dell’anima a scanno Cavallari, la casa gialla a Polesine Camerini, gli uccelli che volano di fianco ad una casa abbandonata a Porto Tolle, un processione religiosa, il grande saggio cioè un signore anziano a Ca’ Cappello, davanti alla sua vecchia casa e poi immagini paesaggistiche di Scardovari, Boccasette, Panarella, Porto Viro, Taglio di Po.

Maria Burgato è un vulcano di idee e pur fotografando con una macchina fotografica semplice, non certo ultimo modello, sa cogliere l’attimo e fissare eventi climatici, visi ed espressività corporee, con il risultato di vincere premi ai numerosi concorsi fotografici ai quali partecipa, oltre alle mostre ricorrenti.

Ultimo successo il primo premio al concorso fotografico del Festival Biblico 2018 in cui tema era ” Incontro al Futuro”, una richiesta non semplice, per avere saputo cogliere pienamente lo spirito del tematica con una fotografia ben composta come speranza verso l’ignoto, in un ambito naturalistico illuminato e positivo.
Nelle fotografie di Maria spesso c’è un progetto, un’idea che si trasforma in un agito fissato dalla macchina fotografica, lasciando all’osservatore la possibilità di interpretare il celato, come libera espressione artistica prima pensata ed in seguito creata.

La magia delle immagini di Maria Burgato ferma il reale in un tempo rubato, inventando un’estetica, una visione intelligente di persone o paesaggi, con una immaginazione ottica che si trasforma in una narrazione.
La visita al ricco e poco conosciuto Museo della Bonifica di Cà Vendramin ed alla mostra fotografica di Maria Burgato può essere quindi l’occasione per scoprire aspetti minori del Delta ed imparare quale sia stata la realtà delle popolazioni che vivevano sull’isola di Ariano prima della bonifica.

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