Ha scelto il Delta del Po come casa, lo scultore Bruno Martinuzzi. Nato in Friuli, dopo aver vissuto a Milano, oggi crea le sue opere di ottone e acciaio nella provincia tra i due fiumi. Un’anticipazione dal prossimo numero di REM.
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Bruno Martinuzzi è uno scultore che è arrivato nel Delta per ragioni familiari. Poi non lo ha più abbandonato.
Originario di Turriaco (Gorizia), si trasferisce a Milano e lì inizia a collaborare con Fausto Melotti, uno dei maggiori protagonisti dell’Arte italiana del Ventesimo Secolo.
Nel prossimo numero di REM racconteremo la storia di questo incredibile incontro e di come abbia cambiato la vita di Bruno, di come gli abbia consentito di incontrare alcuni fra i maggiori protagonisti del Novecento Italiano, e con quale rapidità si sia ritrovato a vivere, in un’Italia molto diversa da quella di oggi, il decennio più intenso e più importante della sua vita.
Questa un’anticipazione delle testimonianze raccolte durante l’incontro con Bruno.
Per quanto riguarda il mondo delle frequentazioni milanesi:
Nello studio di Fausto Melotti “ho visto passare protagonisti come Giovanni Carandente, che è stato direttore delle Arti Visive alla Biennale, Giò Ponti, Paolo Portoghesi, Gino Pollini, cognato di Melotti, e suo figlio Maurizio, pianista, e poi Arnaldo Pomodoro, con cui collaborammo per la Biennale del 1972, Pietro Consagra, Michelangelo Pistoletto e tanti altri”.
E per quanto invece alla sua attività di scultore e al suo rapporto con l’arte:
“Ottone e acciaio sono i due materiali che prediligo: li utilizzo insieme perché sono convinto che il caldo del primo compensi la freddezza del secondo“.
“E’ nella scultura, e nell’arte moderna in generale, che trovo qualcosa in più, è lì che riesco a cogliere ciò che mi interessa, che intercetto un flusso, ininterrotto, che si muove verso di me”.

Girovagando fra terra e acqua
Cose, persone e anime che si incontrano vagando fra nubi e acquitrini.
Vainer Tugnolo è tra i fondatori dell’Associazione Culturale “Magnacharta”, si è occupato della storia e del ruolo del Delta nella letteratura e nel cinema. Ha curato incontri pubblici sul tema e realizzato attività divulgative attraverso la stampa periodica, è guida naturalistico-ambientale.