Nel mese di dicembre alcuni cittadini del Polesine hanno trovato nella loro cassetta postale delle cartoline molto particolari. Che cos’hanno di diverso rispetto le più classiche appese al frigorifero?

Innanzitutto non provengono da famosi luoghi di villeggiatura o città d’arte, ma dalla “terra più noiosa d’Italia”: il Polesine. Ecco allora la cartolina di Rosolina Mare, quella di Rovigo, di Ariano nel Polesine e così via con altri nomi bizzarri e altisonanti: 13 paesi del Polesine per altrettante cartoline diverse.


Nel retro tutte riportano indifferentemente la stessa dicitura: “Saluti dal Polesine”. Ad accomunare tutti i pezzi della “collezione” è un elemento in particolare: la nebbia. Ogni paese, fotografato nella sua veduta più caratteristica, è celato oltre una fitta coltre di nebbia, rendendo quindi tutte le cartoline drammaticamente uguali, grigie.

Queste surreali cartoline sono presto diventate oggetto di curiosità, argomento di discussione nei gruppi Whatsapp e protagoniste di post Facebook , conquistando il web grazie alla propria viralità. Fra i personaggi noti ad aver ricevuto e condiviso una cartolina vi sono anche Canal e i Rumatera, autentiche web star in Veneto. Le loro  dichiarazioni sui social hanno creato ancora più curiosità attorno al fenomeno.


Chi le ha spedite? Per quasi un mese ogni destinatario se l’è chiesto. 

Oggi un video pubblicato dalla pagina Facebook dell’artista Dodicianni svela il mistero: dietro al progetto Cartoline dal Polesine vi sono lui e Alessandro Cavestro, suo Art Director. Il duo creativo conosciuto per le performance improvvise e provocatorie è tornato a lavorare nella propria terra d’origine e a collaborare con Deltarte, festival che nel territorio da sempre promuove l’arte contemporanea.

“La nostra non è una critica, ma un atto d’amore per la nostra terra, è un giocare con un po’ di autoironia sulle caratteristiche che da sempre la contraddistinguono- spiegano -. Oggi le piccole attenzioni quotidiane ci vengono distribuite tramite notifiche o like, ci piaceva l’idea che le persone trovassero invece qualcosa di fisico, tangibile, indirizzato proprio a loro: è una sensazione nostalgica a cui non siamo più abituati”.

Andrea Dodicianni è musicista e artista. Nasce nel1989 a Rovigo. Inizia gli studi di pianoforte a 9 anni che lo portano alla laurea magistrale presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria; e in Storia della Musica presso l’Università di Padova.

Ha all’attivo due dischi, il primo “Canzoni al Buio” con all’interno un brano vincitore del premio di Amnesty International “Voci per la Libertà”, e il secondo ultimato a Los Angeles sotto la guida di Howie Weinberg (Nirvana, Metallica, Jeff Buckley, U2) e portato in tour nei principali festival italiani e con un lungo busking tour in Europa. La sua attività live conta più di 400 concerti, tra le quali aperture a Modena City Ramblers, Vinicio Capossela, Omar Pedrini, Thegiornalisti e molti altri.

Artista poliedrico, ha coltivato parallelamente la sua carriera anche nell’arte contemporanea, caratterizzando il suo stile con performance spesso scioccanti e provocatorie, come “Ich Liebe Angela”, solo performance ad Adria, nel gennaio 2016, “The Weight of Words”, performance for Arte per la libertà a Rovigo, nello scorso giugno, e “No Frame Portrait”, solo performance a Bolzano, in luglio.

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