Si è felicemente conclusa il 13 dicembre scorso la camminata “Con gli occhi del cuore” partita il 26 ottobre 2019 da Rovigo ed arrivo a Verona, la festa di santa Lucia protettrice dei ciechi, che ha visto impegnati sei esponenti dell’Unione Ciechi di Rovigo, persone con disabilità visiva totale o con un lieve residuo visivo, che hanno camminato per 100 km con i bastoncini del nordic walking, guidati dagli istruttori Lavinia e Francesco Verza del Nordic Walking Granzette ed il supporto logistico della Polisportiva Dm Granzette.
Cento chilometri da Rovigo a Verona
Le tappe sono state sette: la prima di 13 km da Rovigo a Lusia, la seconda di 16 km da Lusia a Badia, la terza di 19 km da Badia a Legnago, la quarta, la più impegnativa di oltre 21 km da Legnago a Ronco all’Adige, la quinta di 12 km da Albaredo d’Adige a Zevio, la sesta di 14 km da Zevio a Villa Burri e l’ultima di 9 km da Villa Burri a Verona.
Le camminate si sono svolte con qualsiasi clima meteorologico sempre di mattina, tranne l’ultima tappa in orario pomeridiano, con arrivo al Comune di Verona per le ore 17 dove i camminatori erano attesi dal Sindaco nella sala degli arazzi; tranne la prima tappa, si raggiungeva il luogo di partenza con l’auto, il treno o un pulmino, un mezzo di trasporto che seguiva i camminatori ed era di supporto in caso di bisogno, mentre il ritorno era con i pulmini della Polisportiva.
Il senso del percorso era camminare lungo l’Adige, privilegiando i sentieri, le piste ciclabili, per valorizzare le risorse culturali, ambientali e paesaggistiche del territorio rurale del Polesine e del Veronese, mirando a potenziare il turismo rurale ed ambientale, attraverso interventi di sviluppo integrato dei percorsi di mobilità ed ecosostenibile in parchi già esistenti o da sviluppare.
Fondamentale l’aspetto relazionale tra le persone con disabilità e gli accompagnatori del gruppo sportivo, affiliato Uisp, che camminavano di fianco con i bastoncini guidando con la voce, o davanti con campanelli fissati all’abbigliamento, stimolando le percezioni sensoriali, o accompagnando direttamente la persona con handicap che veniva guidata tramite la presa del braccio o avambraccio, quindi con un approccio fisico più stretto.
Camminare è socializzare
Camminando si percorrono km senza rendersene conto, si socializza, si guarda il paesaggio che si può descrivere, si spostano momentaneamente i problemi, si può ascoltare ed aiutare, si può ridere e cantare, fare una pausa a metà strada bevendo il caffè portato da casa nel thermos, o mangiare la torta preparata da una persona cieca, perché anche questo è accaduto.
Importante il sostegno del Lions dei distretti delle province di Rovigo e Verona, che per loro Service si occupano della cecità raccogliendo occhiali usati, regalando ai ciechi cani guida addestrati e bastoni elettronici per il cammino, ed hanno fornito un sostegno concreto all’arrivo dei camminatori ad ogni tappa, offrendo sempre un ricco buffet e coinvolgendo i partecipanti con il gilet giallo con il logo del Lions Club nel racconto della loro esperienza.
Faccio nordic walking da dieci anni e conosco da allora Francesco Verza e sua moglie Lavinia, che si sono dedicati con grande generosità ed umanità a questa mirabile impresa sociale, che ha permesso a persone di varie età ed handicap diversificato, opportunamente preparate, di coronare il loro sogno.
Purtroppo ho potuto partecipare solo a due tappe: da Legnago a Ronco all’Adige, la più lunga con un clima umido, per non dire piovoso, impegnativa per la mancanza del sole e quella da Zevio a Villa Burri, passando sulla diga dell’Adige tra San Giovanni Lupatoto e San Martino Buon Albergo, con la nebbia che impediva di vedere il bel parco, vicino al fiume, una importante oasi avio faunistica ben attrezzata con cartelli esplicativi, aree di sosta o di bird watching, per arrivare con un cielo limpido nella bella Villa Buri immersa nel verde, sede di molte attività sociali, dove la signora Giovanna con altri amici dei Lions di Verona, ci hanno offerto crespelle alle verdure, tramezzini, panini con prosciutto crudo, dolci, vino veronese e bibite, pranzando con noi ed hanno accolto i camminatori all’arrivo in Municipio a Verona, con grande disponibilità e generosità d’animo, in semplicità.
Durante la manifestazione “Con gli occhi del cuore” sono stata con amici e come terapista per ipovedenti e ciechi ho potuto dare loro qualche consiglio, osservando, ascoltando, guidando il compagno vicino, con un arricchimento reciproco, con la speranza che presto si realizzi il progetto di continuare la camminata in estate da Verona al nord, sempre lungo l’Adige, con l’aiuto dei gruppi Lions della zona.
Francesco Verza ha ricevuto recentemente il premio Mondonico 2019, voluto dal Coni, tra i migliori tecnici impegnati nell’ambito del sociale, come allenatore della Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) per il calcio con i ragazzi richiedenti asilo politico ed il Nordic Walking con ciechi, ipovedenti e persone non giovanissime, per un reale impegno di amicizia, integrazione ed aiuto, senza stucchevoli obblighi.

PHOTOSCRIVENDO. Cristina Sartorello è terapista per disabili gravi con plurihandicap ed autismo. E’ attiva nel volontariato. Collabora con associazioni in ambito sociale per progetti e consulenza ed in ambito culturale per promozione di eventi quali mostre d’arte ed iniziative.