Si è svolta sabato 4 maggio, ospite di Rovigoracconta 2019, in Accademia dei Concordi, la finale del concorso letterario “Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la scuola”, giunto alla quinta edizione.
Il concorso è da quest’anno intitolato al prof. Sergio Garbato, presidente della Giuria fin dalla sua prima edizione, personalità di spicco del mondo culturale cittadino e sostenitore della formazione per i giovani, condividendo con piena convinzione le finalità del concorso e quelle istituzionali della Fondazione Banca del Monte di Rovigo del cui Organo di Indirizzo è stato componente attivo e generoso collaboratore.
Rivolto agli alunni del biennio delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Rovigo, il concorso ha lo scopo di promuovere l’espressione personale dello studente nel contesto scolastico, nonché, indirettamente, la lettura.
L’edizione del 2019 ha visto la partecipazione di 112 racconti, a tema libero e rigorosamente inediti, di altrettanti autori provenienti da otto istituti scolastici del territorio provinciale: IIS Viola-Marchesini di Rovigo, ITG Bernini di Rovigo, IIS De Amicis di Rovigo, Liceo Bocchi di Adria, Polo Tecnico di Adria, IIS Primo Levi di Badia Polesine, Liceo Celio Roccati di Rovigo, Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo.

Sala Oliva gremita dai ragazzi entrati nella rosa dei finalisti, dai loro insegnati e dai dirigenti scolastici della scuola di appartenenza. A condividere l’emozione con gli studenti-scrittori anche familiari e amici dei giovani autori.
In sala erano presenti i componenti la Giuria il cui lavoro è stato prezioso e anche complesso sia per il difficile compito del giudizio sia per l’impegno della lettura, che si è per altro rivelata interessante ed appassionante, a detta degli stessi giurati, in quanto a tematiche giovanili e a stili linguistici. D’altronde all’evento è stato dato il titolo “Giovani scrittori, scrittori giovani” e, chissà, se la partecipazione a questo concorso per loro è l’avvio di una “vocazione”.
Dopo i saluti del vicepresidente dell’Accademia dei Concordi, Pier Luigi Bagatin, che ha ospitato la cerimonia, e del Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Luigi Costato, che promuove l’iniziativa, sono stati presentati i componenti della Giuria dell’edizione 2019 del concorso letterario da Christian Mascheroni che ha condotto l’evento della finale insieme al Segretario Generale della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Giorgio Lazzarini: Giuseppina Papa, Presidente, Sonia Aggio, Francesco Casoni, Antonio Gardin e Cristiano Draghi.
Nel nominare i Giurati un pensiero è stato rivolto a Sergio Garbato a cui è intitolato il concorso letterario. A ricordarlo, anche la presenza della moglie Sandra e del fratello Claudio, che hanno consegnato il primo premio alla vincitrice.
La Giuria ha selezionato 20 racconti finalisti che verranno pubblicati in una raccolta a cura della Fondazione Banca del Monte di Rovigo nel prossimo autunno. Durante la cerimonia sono stati presentati tutti i finalisti e a loro consegnato un attestato con il quale la Fondazione dichiara che il racconto “è meritevole di pubblicazione”.
I 20 finalisti (in ordine alfabetico)
AUTORE | RACCONTO | CLASSE | SCUOLA | INSEGNANTE |
ALINONE GIORGIA | LA BELLEZZA NASCOSTA | 4BTCS | Primo Levi | TOSO PATRIZIA |
AMBROSI NINA | LA COSTELLAZIONI DELL’ARIETE | 3A | Celio Roccati | MAZZALI SABRINA |
ARDIZZON GIULIA | APPUNTI DI VITA | 3CSA | Liceo sc Paleocapa | BECCARI ROSANNA |
ARGENTI TOMMASO | I COLORI DELLA MAGIA | 3BSA | Liceo sc Paleocapa | BECCARI ROSANNA |
BARELLA VALENTINA | STELLA CADENTE | 4DL | Liceo Celio Roccati | MUTTERLE LODOVICA |
BRIGO ELIA | VERITA’ | 3A | Liceo Celio Roccati | MAZZALI SABRINA |
CAPUTO FRANCESCA | L’OMBRA DELLA FORESTA | 3BSU | Primo Levi | SPIAZZI VALERIA |
CARAMORI GIADA | NON VEDO AL DI LA’ DELLA NEBBIA | 4BSA | Primo Levi | MANZALINI LORENZA |
FACCIOLI MIRCO | DIVISO A META’ | 3H | Viola-Marchesini | ARTIOLI MARINA |
FRAELLO CHIARA | LA PAURA SI VIVE E BASTA | 3A | Bernini | ZANDON MARIA CRISTINA |
GIROTTO NICOLA | 207 | 3BSA | Liceo sc Paleocapa | BECCARI ROSANNA |
GIUBIN CHIARA | DA DOVE E’ SALTATO FUORI? | 3DR | De Amicis | GRIGOLATO NADIA |
MAGGIORE ELENA | RONDINI | 3BSA | Liceo sc Paleocapa | BECCARI ROSANNA |
NAVARIN MATTIA | SUL FILO | 4AT | De Amicis | CASTELLI GIANLUIGI |
PALTANIN ANNA | BERTHA BENZ | 3CLSA | Liceo sc Paleocapa | BECCARI ROSANNA |
PELLEGRINI FABIO | IL SALVATAGGIO | 3A | Viola-Marchesini | CORBO MARIDA |
POLICHETTI EMMA | E’ SEMPLICE | 4ALS | Liceo sc Paleocapa | BECCARI ROSANNA |
ROLFINI REBECCA | TREDICI | 3BSA | Primo Levi | MANZALINI LORENZA |
TURATTI ELENA | SOTTO UN CIELO DI NOI | 3AL | Primo Levi | SCUCIMARRA GERMANA |
VITALI DALILA | LA SOLITA VITA | 4CSU | Liceo Celio Roccati | PASQUALINI LORELLA |
Prima di passare alla proclamazione dei vincitori i rappresentanti della Fondazione Banca del Monte di Rovigo hanno premiato, secondo il bando del concorso, le scuole che, in ordine al numero dei racconti partecipanti e al punteggio minimo ottenuto stabilito dalla Giuria, hanno raggiunto le prime tre posizioni:
3° classificato pari merito: Punteggio 14 su 16, Istituto Istruzione Superiore “Viola-Marchesini” e Liceo Scientifico “P. Paleocapa” di Rovigo;
2° classificato:Punteggio 16 su 27, Istituto Istruzione Superiore “E. De Amicis” di Rovigo;
1° classificato: Punteggio 33 su 45, Istituto Istruzione Superiore “Primo Levi di Badia Polesine
Infine, sono stati proclamati i vincitori, preceduti da un breve momento di suspance, dovuto alla lettura di un passo di ognuno dei cinque racconti vincitori, dalla 5° alla 1° posizione, a cui è seguita la lettura della motivazione enunciata dai giurati e la consegna del premio (elenco sotto riportato)
Vincitori | ||||
5 | MAGGIORE ELENA | RONDINI | 3BSA | Liceo scientifico Paleocapa |
4 | ARGENTI TOMMASO | I COLORI DELLA MAGIA | 3BSA | Liceo scientifico Paleocapa |
3 | BARELLA VALENTINA | STELLA CADENTE | 4DL | Liceo Celio Roccati |
2 | GIUBIN CHIARA | DA DOVE E’ SALTATO FUORI? | 3DR | IIS De Amicis |
1 | AMBROSI NINA | LA COSTELLAZIONI DELL’ARIETE | 3A | LiceoCelio Roccati |
Le motivazioni espresse dai Giurati sono le seguenti:
La costellazione dell’ariete, 1° classificato: “La costellazione dell’ariete” ricostruisce il rapporto tra un nonno e la sua nipotina secondo un’efficace scansione temporale che va dall’infanzia all’adolescenza della protagonista. Con un linguaggio sobrio e toccante (e nonostante alcune lievi imprecisioni), l’autore/autrice riesce a trasmettere al lettore l’affetto e la tristezza, l’allegria e la malinconia della giovane protagonista, dimostrando una padronanza della materia e una maturità sorprendente per la sua età. |
Da dove è saltato fuori?, 2° classificato: Sorprendente! Tra gli scrittori di racconti UN GATTO! Alle prese con degli “Stupidi umani” tutti presi dal proprio mondo, dalla loro piccola visione del mondo, delle loro cose e incapaci di capire altri punti di vista e visioni di chi condivide con loro la propria esistenza. Un racconto piacevolissimo alla scoperta di un felino sornione e dispettoso. Imprevedibile nelle sue reazioni alle cose degli umani. Il gatto si trova a dover affrontare l’arrivo di un cucciolo d’uomo ma è annebbiato dalla gelosia che gli provoca una rabbiosa reazione di rifiuto verso chi usurperà la sua proprietà senza aver chiesto il suo permesso. Un elaborato in uno stile fluido che non ha pretesa alcuna se non quella di raccontare in modo semplice ma non banale il punto di vista di un signore coi baffi e farci riflettere sulle nostre reazioni agli ospiti indesiderati che chiedono di essere accolti e condividere con noi il nostro posto.
Stella cadente, 3° classificato: Silvia, la protagonista, descrive con un linguaggio poetico la scoperta della bellezza del cielo stellato. Lei per un anno intero, superando alcune difficoltà, ogni notte esce di nascosto da casa e si avvia su una collina brulla dove distesa sull’erba, ammira le stelle. Impara pian piano a riconoscerle dalla luminosità, ne sa il nome, ma non le interessano gli aspetti astrofisici. Talora ha l’impressione che le stelle scendano per accarezzarle il viso. Scopre la poesia delle loro luci, le ammira, in particolare le Pleiadi, guardandole riesce a dimenticare la sofferenza per aver improvvisamente e drammaticamente perso la propria amata madre. Il dolore è ancora più straziante perché lo vive da sola, non riesce a condividerlo con il padre. Sente un vuoto enorme dilaniante , solo la luce delle stelle riesce a colmarlo. Ammirare il cielo stellato, in particolare la luce della stella polare le ricorda il tintinnio della risata angelica di sua madre. Le pare che la madre sia lì in quel cielo, danza con le stelle. Una notte in cui si sente più sola e addolorata , improvvisamente nel buio le appare la luminosità di una stella cadente e si scopre a pregare sua madre: le chiede di aiutare lei e suo padre, di vegliare su di loro. Il suo volto si bagna di lacrime e avverte una carezza: sua madre è scesa dal cielo per rassicurarla, capisce che lei c’è, c’era sempre stata. Il cielo stellato ora è ancora più luminoso.
I colori della magia, 4° classificato: C’è un che di Harry Potter, qualcosa di fantasy, ma anche un che del dramma esistenziale comune ad ogni essere umano – i giovani innanzitutto – in questo racconto, molto ben costruito, curato nei dialoghi e nei dettagli. C’è qui un mondo immaginario dove la magia è trasformata in strumento meccanico, grigio e noioso, e viene messa al servizio del profitto.: “La fabbrica in cui lavoravo fu la prima a incorporare la magia nella sua produzione”… Ma c’è anche la redenzione, la riscoperta dei colori attraverso la più semplice delle magie: la relazione umana.L’autore del racconto ha quindi chiaro il messaggio che vuole trasmettere: c’è un diritto inalienabile che anche le recenti manifestazioni giovanili in corso in tutto il mondo sull’esempio di Greta Thunberg sembrano sottolineare: il diritto alla felicità, che è poi il diritto alla vita. Il racconto va quindi premiato e merita la pubblicazione tanto per la sua forma che per il suo contenuto.
Rondini, 5° classificato: Una storia genuina, ben raccontata, che riesce ad essere autenticamente toccante. Mette in scena, attraverso la vicenda del protagonista, non solo le emozioni di un ragazzo, a confronto con la leggerezza dell’infanzia che finisce e con la disillusione che si accompagna alla crescita. Racconta anche l’età adulta e quanto sia doloroso abbandonare i sogni per obbedire all’imperativo di essere pragmatici. E infine sa raccontare di come i genitori carichino sulle spalle dei figli i sogni che hanno abbandonato e le aspettative che nutrono per il futuro. La conclusione, per quanto malinconica, è matura, profonda, per nulla banale e scontata.
Una risposta