Finalmente un accogliente luogo di incontro culturale in via Mazzini, 28 a Rovigo nel negozio di Miranda Greggio, artista e creatrice di gioielli alternativi, fatti con caucciù, metalli non preziosi, argento, corallo bambù, pelle, plexiglass ed altro ancora.L’inaugurazione dello spazio espositivo con la mostra “ROSSO +”, cioè rosso positivo per il capodanno cinese, è stata una bella opportunità per ricordare e ringraziare Sergio Garbato con Gianpaolo Gasparetto e REM.
Miranda ha ben spiegato che il modo migliore per avere Sergio vicino è stato invitare i suoi amici e parlare di cose belle, dopo la sua presentazione per la mostra “Triago” al Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, in cui Garbato aveva detto che i morti ed i vivi si parlano, nel suo testo letto ora da Andrea Bagno.
Anche Ca’ Cornera, stazione di sosta lungo l’argine del Po, ideata da Gianpaolo Gasparetto è stata sede di una mostra di Miranda con pezzi di corteccia della quercia di San Basilio, cristalli e pezzi di rame, che lei ha trasformato dandole un senso compiuto in forme d’arte.
Anche Sergio era un frequentatore assiduo di Ca’ Cornera, dove incontrava gli artisti invitati da Gasparetto e scriveva in modo ironico, come un grande incantatore quasi ipnotico nel raccontare, con questa voce grave che catturava la sensibilità femminile per la sua capacità affabulatrice, come con la figlia di Giorgio Bassani o Elisabetta Gardini ed altri ospiti di Ca’ Cornera, quali il suo amico Paolo Gioli, con le sue foto fatte con il foro stenopeicico ed elaborazioni grafiche esposte a New York, al Festival della Fotografia di Arles ed in altri importanti musei.
Per Gasparetto “conoscere Sergio è stato un regalo: poterlo ascoltare, poter rubare da lui tutto quello che con generosità e gioia vera regalava, cioè consigli, le visioni, una quantità impressionante di sapere e di sapienza, scrivendo con maestria stupefacente alternando i registri più discordanti dall’asciutta cronaca dei fatti accostando preziose incursioni culturali”.
Ed infine il compito della rivista REM, ben spiegato da Paolo Spinello e Apogeo Editore, partita nel 2010 e giunta al 17° numero, in cui Sergio collaborava nella rubrica “Ritratti” e poi in articoli vari, consigliere e dispensatore di preziosi consigli sempre con grande discrezione.
Ed anche per me è un impegno continuare a scrivere per REM secondo i preziosi insegnamenti di Sergio, coltivando l’ironia e la leggerezza, mantenendo un rapporto distaccato dagli eventi per parlarne con stupore e magia, dando alla Cultura uno spessore non convenzionale.
Un grazie a Miranda Greggio che con le sue installazioni in pliexiglass e combustioni propone un nuovo modo di arredare e con i suoi gioielli creati con un rapporto empatico alla insegna della totale libertà, con fusioni libere, seguendo la sua ispirazione, senza stampi o saldature, per questo nelle sue collane non ci sono chiusure.
Per Miranda, Sergio Garbato come il rosso, è stato il portatore della potenza dell’Io, che ha sede nella mente e nel cuore, nel colore del sangue e del fuoco, con le sue creazioni artistiche innovative ed originali, ben esposte in questo spazio luminoso.
E per concludere un brindisi con Sergio presente tra noi e la compagnia del gatto Rossini, che sa scegliere i luoghi giusti, comodamente seduto su una sedia.

PHOTOSCRIVENDO. Cristina Sartorello è terapista per disabili gravi con plurihandicap ed autismo. E’ attiva nel volontariato. Collabora con associazioni in ambito sociale per progetti e consulenza ed in ambito culturale per promozione di eventi quali mostre d’arte ed iniziative.
Salve.
Ho letto con piacere questo articolo perchè mi ha fatto ricordare Sergio Garbato, recentemente scomparso.
In varie occasioni ha scritto del mio lavoro: ho sempre pensato che ne sia stato uno dei migliori “i’intepretI”!
Poetiche affascinanti, argomentazioni incredibilmente profonde, citazioni e riferimenti di grande rilievo culturale.
Nell’ultimo nostro incontro, con grande coinvolgimento, presentava il mio libro/monografia artistica,
“Volevo fare l’esploratrice”, in Aula Magna, all’Accademia di Belle Arti di Bologna, il 3 dicembre 2016.
Barbara Ceciliato