Sabato 11 giugno alle ore 17.30, all’Auditorium del Conservatorio “Venezze” di Rovigo, l’appuntamento con “da VERSO CASA” di Olindo Parini, con le immagini pittoriche di Andrea Pirani, le esecuzioni al pianoforte di Giuseppe Fagnocchi e all’oboe di Marco Schiavon, le letture di Andrea Zanforlin, gli interventi di Diego Crivellari.
Esiste un filo conduttore che unisce la profonda e intima riflessione di Olindo Parini e le opere di Andrea Pirani. Anche se con differenti modalità espressive, che sono però esigenze comunicative in dialogo tra loro, le motivazioni che stanno alla base di quella che possiamo anche definire come la loro “dannazione” sono sempre le stesse: la ricerca dello scopo di un percorso, del senso, se esiste, di un disegno complessivo, la necessità di contaminazione estetica e di armonia. Il tutto si configura come un viaggio, una serie di attraversamenti di mutevoli consapevolezze, dal reale e dai fondamenti della quotidianità ai recessi dello spirito, a paesaggi dell’anima. In una sorta di danza tra il riconoscibile della materia e la percezione dello spirito, nella continua e affascinante ricerca del misterioso scopo della vita. Non traspare né dramma né angoscia, ma in entrambi gli artisti è presente la convinzione di essere testimoni di un passaggio quanto mai delicato: quello della morte che prelude alla rinascita.
Ingresso libero.
Si ringrazia il Conservatorio per la gentile concessione della Sala.
In collaborazione con REM Ricerca Esperienza Memoria.
“Verso casa” è un libro pubblicato da Apogeo Editore nella collana èstra: un intreccio tra immagini e parole nel fitto dialogo carsico tra Olindo Parini e Andrea Pirani. Una dialettica fatta da inseguimenti reciproci, improvvise illuminazioni e insanabili contraddizioni.
Andrea Pirani è un artista; si forma negli anni ‘70 grazie all’insegnamento della prof.ssa Gisella Breseghello. Negli anni ‘80, con la scultura in legno, si avvicina alle arti figurative. Determinante è l’incontro negli anni ‘90 con il maestro Gabbris Ferrari, con il quale intreccia uno stretto rapporto professionale. Nei suoi primi lavori è evidente l’influenza di Giampaolo Berto, Tono Zancanaro e Emanuele Luzzati. Il suo processo di maturazione umana, tecnica e artistica è espresso pittoricamente con circa quattrocento opere, prevalentemente a tecnica mista e acrilico su carta, tela e tavola, che hanno ottenuto riconoscimenti in esposizioni in Italia e all’estero. Sono numerose le recensioni critiche e le presenze in riviste d’arte. Alcune sue opere sono presenti nelle collezioni di musei, pinacoteche e fondazioni (Accademia dei Concordi di Rovigo, Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano, Pinacoteca di Arte Moderna di Allumiere, Fondazione NPO World Art Bridge di Parigi).

Letture, visioni, ascolti ed emozioni in giro per il Polesine… e oltre.