Capita, di tanto in tanto, di vedere Moni Ovadia in TV, quando accade blocco la zapping e mi godo lo spettacolo. Non è facile affrontare temi come la religiosità, l’ateismo o l’agnosticismo con leggerezza, sense of humor eppure con rispetto. Così come è difficile rimanere in equilibrio parlando di razzismo o di immigrazione, specie se le proprie radici affondano in una delle peggiori tragedie del mondo occidentale.
Ovadia è un profeta moderno, un uomo di cultura che ci da una lettura del futuro e dei suoi rischi partendo dall’analisi del passato, ci mette a disposizione strumenti preziosi per convivere con le diversità, per comprendere ciò che sta accadendo e per affrontarlo in modo civile.
Abbiamo bisogno di profeti ma non li vogliamo ascoltare, preferiamo rimpiangerli seduti sulle macerie della storia.

L’ESTUARIO DEL PO. Cronache non necessariamente conformiste. Mario Bellettato è nato ad Adria nel 1956. Dopo gli studi classici e la laurea in giurisprudenza ha intrapreso una carriera manageriale che lo ha portato a lunghe permanenze all’estero. Ha lavorato come copywriter per alcune agenzie di pubblicità e si è occupato di formazione per l’Unione Europea. Ha pubblicato i romanzi “Il sognatore” (2015) e “Due perle” (2020).