Abbiamo deciso di partecipare al concorso #umani di Medici Senza Frontiere, per dire come la pensiamo su ciò che accade in Italia e sul clima che si respira. Ecco com’è andata a finire.
La vignetta che abbiamo inviato a MSF è questa qua sotto. La battuta ci è venuta tempo fa – a dimostrazione che in Italia i problemi sono sempre gli stessi e si trascinano per anni, a beneficio di chi li utilizza per il proprio tornaconto politico – ma abbiamo rifatto la vignetta, in particolare colorandola e pensandola per un formato maglietta.
La vignetta è stata pubblicata sulla pagina Facebook di MSF, dove ha ricevuto quasi 2.400 mi piace e reazioni varie ed è stata condivisa più o meno 400 volte. Niente male, davvero.
Ce ne sono poi diverse altre davvero valide e ben disegnate. Noi crediamo di avere “beccato” una formula efficace e lo dimostrano due o tre commenti inviperiti dei soliti poracci in cerca di qualcuno da odiare. Bene, perché la vignetta prende una posizione netta, nettissima, da cui non ci muoviamo di un millimetro.
A dirla tutta, ci sembrava la cosa più utile da dire. Non i numeri sulla realtà dell’immigrazione, non le statistiche sulla verità dei problemi, non i ragionamenti razionali sugli immigrati come risorse per il paese, ma una sola constatazione: aiutare chi ha bisogno è l’unica cosa “umana” da fare. La diciamo meglio? Ignorare deliberatamente le sofferenze altrui è un comportamento inumano e vomitevole (ed è quello che sta accadendo in Europa).
Chi fa i distinguo, lo fa semplicemente perché delle vite e della dignità di altre persone non gliene frega niente. Dicono “Meglio aiutarli a casa loro”, perché sanno che non è elegante dire “Lasciamoli pure affogare”.
Com’è andata a finire? E’ andata a finire che la vignetta diventerà una maglietta, ovviamente se qualcuno deciderà di comprarla. Il ricavato sosterrà i progetti di MSF. Si può ammirare, personalizzare e acquistare on line qui: www.tshirtumani.it

Né il primo, né il secondo ricorda come si sono conosciuti, ma nel 2015 un incidente del destino li ha portati a lavorare a quattro mano al libro “Scarafaggi”, un libro di vignette ideate da Herschel e disegnate da entrambi.
Entrambi abbondantemente trentenni, entrambi di Rovigo, entrambi dediti a mille progetti, Herschel & Svarion si sono facilmente ritrovati nell’idea di usare il fumetto come strumento per parlare, con toni leggeri, di temi quali politica, diritti civili, immigrazione, ingiustizie sociali. Temi che appassionano entrambi, vuoi per spiccato senso civico, vuoi per semplice il gusto di essere fastidiosi.
Per REM hanno dato vita alla serie “Polleggiao”, che racconta le rocambolesche e fantastiche avventure di un dittatore sudamericano, Manoel Polleggiao, che sul finire degli anni Ottanta dà vita ad un’utopia socialista sull’isola di Bosgattia.
Hanno ovviamente una pagina Facebook in cui pubblicano le vignette e le storielle, man mano che gli vengono: https://www.facebook.com/gliscarafaggi