Undici opere, undici gioielli, che omaggiano le radici della musica jazz e blues, e indagano il mondo profondo e spesso sconosciuto dell’animo umano.

In occasione della quinta edizione del jazz festival “Jazz nights at the Casalini’s Garden”, rassegna dedicata all’indimenticabile Marco Tamburini – che vede anche un appuntamento speciale con il Deltablues  – Miranda Greggio presenta BLUE , esposizione di gioiello contemporaneo, omaggio alla musica, nei più diversi stili e linguaggi, intesa come “strumento” in grado di andar oltre qualsiasi confine  e cultura, in un caleidoscopio di contaminazioni di note e suoni,  di idee e propositi, di genti e sentimenti.

“Vi parla un bambino che da quando aveva 4 anni era abituato ad essere europeo… perché? …è facile! Perché noi che dedichiamo la nostra vita alla musica sin da piccoli, frequentiamo germano-austriaci (Beethoven)… o francesi (Debussy)…  o tedeschi (Brahms, Mendelssohn)… vedete non c’è un confine, la musica non è solo un linguaggio, la musica è una forma di trascendenza, è ciò che ci porta oltre. Di fatto da centinaia di anni noi continuiamo a suonare Bach… o Schubert…“.

Ricordando Abbado e l’Orchestra dei giovani dell’allora Comunità Europea “…da lui imparammo che eravamo tutti un’orchestra. L’Europa, qui è un’orchestra a cui rivolgersi. La musica ci insegna la cosa più importante, ad ascoltare, ad ascoltarci. Un grande musicista non è chi suona più forte ma chi ascolta più degli altri. Così i problemi diventano opportunità.” Ezio Bosso, (Bruxelles, Parlamento Europeo, Conferenza sul patrimonio culturale).

Cyanos, il blu greco è il colore della sofferenza, così come nelle malinconiche melodie delle cosiddette blue note dei canti blues delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni della Cotton Belt.

Verso fine ‘800 il blues si arricchì di una componente strumentale che, fusa con altri ritmi, generò il jazz. E proprio dalle contaminazioni di popoli, di culture, di note, di strumenti, di arti ed altro ancora, partendo dalle proprie origini e mantenendole ben salde, scaturiscono nuove esperienze che si concretizzano in forme espressive arricchite di nuovi ed altri significati.

Con BLUE si vive un’insolita contaminazione artistica attraverso 11 opere in forma di gioiello contemporaneo e di ricerca, che omaggiano il mondo della musica ed indagano il mondo profondo e spesso sconosciuto dell’animo”.

BLUE  si può ammirare dal 29 giugno al 20 luglio all’Art Room di Miranda Greggio, in via Mazzini, 28 a Rovigo.

Apertura: martedì-venerdì, ore 10.30-12.30 e 17.00-19.00, il sabato ore 10.30-12.30. Info: miranda.greggio@gmail.com

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