Inizia oggi una nuova rubrica della nostra inviata Giorgia Bergantin. Con le sue parole ci guiderà tra case, botteghe, mostre ed esibizioni di artisti dal cuore polesano che hanno trovato un proprio luogo espressivo nel mondo dell’arte.
Jessica Ferro è una giovane artista della provincia di Rovigo, che lavora in uno studio indipendente a Rosolina e collabora con realtà pubbliche e private in ambito culturale.
È nata nel 1992 ed ha intrapreso l’affascinante via dell’arte dapprima con il Liceo Artistico di Rovigo e successivamente iscrivendosi al corso di Pittura (Triennale e Magistrale) all’Accademia di Belle Arti di Bologna, città molto attiva a livello culturale con un’attenzione particolare nei confronti dell’arte emergente.
Già durante gli anni di frequentazione dell’Accademia e con maggior intensità nel periodo successivo inizia a partecipare a numerose esposizioni collettive e personali in Italia e all’estero vincendo molti premi tra cui Premio Paul Harris 2018, Premio V-AIR Vimercate Art In Residence 2017, Premio internazionale di Pittura Marina di Ravenna 2015, Premio Arte in Arti e Mestieri nel 2014 e nel 2012.
Da alcuni anni tiene workshop presso alcune Accademie di Belle Arti, corsi ed incontri d’arte promossi da varie realtà come scuole, associazioni culturali, cooperative sociali e carceri. Recentemente ha insegnato Discipline grafiche e pittoriche presso il Liceo Artistico di Castelmassa (RO) e al Liceo Artistico di Rovigo.

Tecnica mista, dimensioni ambientali.
L’indagine artistica che Jessica Ferro conduce si focalizza sul mondo naturale, al quale attribuisce una connotazione ambigua e stravolgente: partendo da un soggetto animale o vegetale, individua ed estrae un dettaglio, lo ingrandisce esplorando le parti più nascoste e meno conosciute, ottenendo forme eleganti ed assurde.
Un aspetto interessante della sua poetica risiede nella ricerca e presentazione di una “ripetizione errata”.
Infatti, l’immagine finale da lei prodotta appare alterata, a livello formale e cromatico. Tale risultato deriva dal processo di creazione che prevede una prima fase di produzione della matrice (su legno, linoleum, polimetilmetacrilato), seguita dal momento dell’incisione, compiuto tramite sgorbie di varie dimensioni.

Diversamente da molti artisti che prediligono la pressa meccanica, nel caso di Jessica la stampa del supporto inciso viene attuata manualmente, attraverso la pressione fisica del suo corpo. L’atto dello sforzo, effettuato direttamente con le mani o in altri casi con l’aiuto di strumenti come cucchiai o rulli, si palesa in alcuni dettagli significativi della creazione finale: la sagoma dell’immagine è unica perché non corrisponde mai al segno di un’opera precedente o successiva e il colore si deposita sul supporto in maniera diversa in base alla pressione applicata dall’artista, costantemente variabile.
Il linguaggio di Jessica parte dal mondo dell’incisione e della pittura ma approda spesso a creazioni tridimensionali e ambientali, dal forte impatto esperienziale. Le sue installazioni invitano lo spettatore a vivere l’opera, avvicinandosi e dialogando con essa.

Palazzo Malmignati, mostra Assenza Presenza a cura di Giorgia Bergantin (credit Federico Rinaldi)

Giorgia Bergantin (Rovigo, 1994) vive a Loreo e attualmente frequenta un corso per giovani curatori alla School of Curatorial Studies Venice presso la galleria A Plus A di Venezia e un laboratorio di curatela artistica organizzato da MAF Museo Acqua Franca di Milano. Dopo aver terminato il corso triennale di Storia e Tutela dei Beni Artistici e Musicali all’Università di Padova, ottiene la laurea magistrale in Arti Visive all’Università di Bologna nel 2018. Ha collaborato con alcune gallerie come mediatrice culturale e svolto un tirocinio alla galleria P420 di Bologna e uno stage post-laurea alla MLB home gallery di Ferrara. Ha curato la mostra personale CAPRICCIO di Jessica Ferro (Villa Barchessa Valmarana, Mira, VE, 2 – 16 maggio 2019), la mostra collettiva ASSENZA PRESENZA (Palazzo Malmignati, Lendinara, RO, 22 – 23 giugno 2019), la mostra FRATTAGLIA (Reggio Emilia, RE, 14 – 28 dicembre 2019). Ha scritto per la rivista Osservatorio Outsider Art di Palermo e da settembre 2019 è contributor della rivista Formeuniche.org. È responsabile del gruppo FAI Giovani Rovigo dal 2018.