A sorpresa, nei giorni scorsi ho intercettato una parola dimenticata. Umiltà. Chi la pronunciava più? Eppure. Un giornalista di lungo corso. Un fisico molto stimato. Una scafata rockstar. Un banchiere ultraottantenne. È una parola fuori moda. Estranea al linguaggio corrente. Sentiamo parlare di crescita, di progresso, di ecosistema. È la legge dell’ottimismo, del dominio del mondo. L’ultima parola sfornata da uno scrittore molto ascoltato è audacia. Proprio così. Parola da supereroi. Audacia o umiltà? Umiltà sa di consapevolezza del limite. Di senso della misura. Sembra venire da un’altra epoca. Forse val la pena di tenersela in mente…

MISANTROPIE. Cercando l’antivirus. Maurizio Caverzan è giornalista professionista. Attualmente collabora con La Verità e Panorama e tiene il blog CaveVisioni.it Ha pubblicato nel 2020 con Apogeo Editore “Misantropie” e “Fabula veneta. Incontri con scrittori, editori, poeti”.