Oltre 6.000 persone hanno visitato la mostra “Pietro Donzelli. Terra senz’ombra”, conclusa ieri a Palazzo Roverella. Successo anche per le mostre concomitanti: quella dedicata a Gabbris Ferrari e quella a Palazzo Roncale.
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Comune e Accademia dei Concordi, la spettacolare esposizione fotografica, dedicata al Delta del Po degli anni Cinquanta, è stata curata dall’esperta Roberta Valtorta.
Moltissimi i polesani, ma molti anche i visitatori da fuori città. Se Rovigo si conferma come prima città di provenienza del pubblico, seguono le città di Padova, Verona e Venezia e le città dell’Emilia Romagna. La maggior parte dei visitatori ha tra i 35 e i 65 anni, ma un ruolo importante l’hanno avuto le scuole, che hanno coinvolto ben 1.700 studenti di ogni ordine e grado, prevalentemente da Rovigo, Padova e dal veneziano.
Circa il 70% dei visitatori, hanno rilevato gli operatori della mostra, è venuto nel capoluogo appositamente per vedere l’esposizione fotografica, mentre chi ha deciso di non limitarsi alla mostra e di scoprire le bellezze del territorio ha visitato in primis il centro storico rodigino con il Museo dei Grandi Fiumi e il tempio della Rotonda, allargandosi poi alla zona del Delta del Po, a Fratta Polesine con la Villa Badoera e ad Adria.
Per Palazzo Roverella è stata la prima volta in assoluto dedicata all’opera di Donzelli, oltre cento fotografie, molte delle quali assolutamente inedite, e importanti materiali di documentazione del lavoro del fotografo nel Delta del Po tra il 1953 e il 1960. Un’esposizione curata, di grande fascino, in grado di emozionare come poche altre esperienze di questo genere.
Va ricordata anche la mostra dedicata all’artista rodigino Gabbris Ferrari, allestita in concomitanza con l’esposizione su Donzelli, nel piano nobile della Pinacoteca del Roverella, per celebrare l’artista a due anni dalla scomparsa. E ancora la preziosa opportunità di visitare, all’uscita della mostra, Palazzo Roncale con i capolavori del patrimonio artistico della Fondazione Cariparo del periodo del Novecento, tra cui vari Biasi, Castellani, Pozzati. Questa esposizione ha visto la partecipazione di oltre 2.000 visitatori.
Dopo la pausa estiva, Palazzo Roverella riapre in autunno, con la mostra “Le Secessioni Europee. Monaco Vienna Praga Roma”, al via dal 23 settembre.
Nel frattempo, le prestigiose opere della Pinacoteca dei Concordi che in questi anni è stato possibile ammirare al Roverella – in particolare il nucleo da Bellini a Tiziano -saranno esposte in una grande mostra al Palazzo Ducale di Sassari, sotto la curatela di Vittorio Sgarbi, da metà luglio a fine ottobre.

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