Rimasta affascinata da “Il senso di Smilla per la neve” e dalla Groenlandia, la nostra Monica Scarpari ha rintracciato e intervistato un adriese che vive e lavora nell’estremo nord del pianeta.
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Mi sono sempre chiesta perché certe immagini, voci, frasi restano impresse direttamente dentro di noi, al di là della loro Bellezza o Valore come se facessero parte di un codice interiore che già possediamo.
Tanti anni fa mi accadde con un libro: “Il senso di Smilla per la neve” di Peter Høeg, di cui in seguito vidi il film, un thriller di Bille August. Niente di così fantasmagorico, ma la storia, l’ambientazione, i personaggi, i dialoghi, le immagini fecero sì che la Groenlandia, luogo dove fu girato e in parte “soggetto” del film, con i suoi spazi, i silenzi e le sue nevi, ancora adesso provochi in me un misterioso e inspiegabile fascino.
Tempo fa ho saputo che un geologo adriese, Pierpaolo Guarnieri, vive a Copenaghen e lavora come ricercatore al Servizio Geologico di Danimarca e Groenlandia finendo spesso per partecipare a spedizioni che lo portano proprio laggiù, così gli ho chiesto se avremmo potuto incontrarci al suo prossimo rientro ad Adria.
Dal suo affascinante racconto durato più di due ore è nata un’intervista che verrà pubblicata su REM in uscita a dicembre, assieme ad alcuni suoi scatti e che sicuramente stuzzicherà anche voi.
Mi piacerebbe inoltre organizzare un incontro pubblico, se Pierpaolo acconsente, poiché la passione del suo racconto sulle spedizioni groenlandesi e la miriadi di immagini che ha scattato e che lo documentano per quanto impegno ci si metta non si possono chiudere in due, tre pagine.
Dimenticavo… la figlia di Pierpaolo, sarà un caso (?), ho scoperto che si chiama Smilla.
Monica Scarpari

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