Il nuovo numero della rivista REM sarà presentato giovedì 31 marzo al Museo Archeologico Nazionale di Adria alle 17.30 nella sala conferenze al primo piano.

Nella preziosa cornice del Museo Archeologico Nazionale di Adria saranno presenti alcuni autori di REM 26, coordinati dal direttore della rivista Sandro Marchioro.
Con loro sfoglieremo il nuovo numero, uscito da qualche settimana, partendo proprio dalla nuova rubrica, “Ecco il resto!”, curata da Alberta Facchi, direttrice del Museo: l’articolo Il tempo prezioso: le catene da orologio dei Bocchi apre stanze nascoste e ci aiuta a scartabellare tra i pezzi preziosi e poco visibili custoditi all’interno del museo.

Cosiddetta Collana di Ganimede, particolare della parte terminale con la gemma recante lo stemma della città di Adria.
Foto: Archivio MAN Adria

Due oggetti esposti al Museo di Adria gettano un curioso ponte con l’epoca di Francesco Antonio Bocchi. Si tratta di catene da orologio appartenute ai Bocchi, famiglia i cui membri tra ‘700 e ‘800 raccolsero ciò che restituiva il sottosuolo della città. La loro collezione comprendeva anche un nucleo di gemme di età romana, finemente intagliate. (Alberta Facchi)

Con Antonio Giolo e il suo articolo Nobili costumi amorosi ottocenteschi. Alcuni aspetti poco conosciuti della vita di Francesco Antonio Bocchi scopriremo angolazioni poco note dello storico adriese, mentre Sandra Bedetti racconterà il profilo biografico dello studioso.

Non credo ci sia il rischio di sminuire la sua figura di grande uomo di cultura, apprezzato e studiato da tanti, se si presenta un aspetto poco noto della sua vita. Anzi, ritengo che si possa contribuire ad arricchirne, ad esaltarne la personalità, al di là dei condizionamenti e delle abitudini del suo secolo e del suo ceto sociale. Questa ricostruzione è insieme un’occasione per ricordare un mondo che non esiste più, perché i costumi sono radicalmente cambiati. (Antonio Giolo)

Francesco Antonio Bocchi, affettuosamente chiamato ‘Chechìn’ dal padre Benvenuto, non poteva certo es- sere esente dalla passione per l’antico che aveva distinto i suoi predecessori. Prima di lui, il nonno Francesco Girolamo aveva dato origine nel 1770 al patrio Domestico Museo, facendo così in modo che le testimonianze rinvenute ad Adria non venissero vendute o cedute, causandone un’irreparabile dispersione. (Sandra Bedetti)

L’articolo di Diego Crivellari, Pier Paolo Pasolini, cento anni dopo, apre spiragli e riflessioni sulla figura del grande scrittore, regista, intellettuale, nato cento anni fa e figura indelebile della cultura del Novecento.

Eredità. Dopo cento anni dalla sua nascita, e ormai a quasi cinquant’anni di distanza da quel tragico 2 novembre 1975 della sua morte, si potrebbe dire che il “caso Pasolini” è ancora aperto. O, meglio ancora, ci si dovrebbe chiedere più compiutamente: che cosa ci rimane di questa esperienza, qual è il ruolo di PPP nella storia e nella cultura del nostro paese e non solo, se consideriamo il respiro internazionale della sua opera e l’interesse che continua ad incontrare in Francia, in Germania, negli Stati Uniti ecc.? (Diego Crivellari)

Per accedere alla sala è necessario prenotare scrivendo una e-mail a rem.associazione@gmail.com o telefonando al numero 339/3162455.

L’accesso è consentito in possesso di Super Green Pass e di mascherina FFP2.

Dove acquistare REM

REM 26 è disponibile in tutte le edicole della provincia di Rovigo e si trova in vendita anche alle librerie Libri Appesi di Adria, Ubik di Rovigo di Piazza Vittorio e Fattoria ed Edera di Carta di Cavarzere. Si può anche richiedere tramite il sito di Apogeo Editore, a questo link.

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