Il bene più prezioso è il tempo. Di solito ci manca. Adesso ne abbiamo in abbondanza. Improvvisamente, ne siamo ricchi. Ma possiamo sprecarlo ugualmente. Mi capita, per esempio su internet. Apri Google per cercare una voce e la homepage ti presenta altre finestre che ti distraggono, come Lucignolo con Pinocchio, e ti fanno dimenticare cosa cercavi e perché sei finito lì. Dunque, abbiamo un tempo diverso da quello di prima, ritagli tra gli impegni di lavoro, tra tante commissioni da sbrigare. Abbiamo tempo per noi. Per rientrare in noi stessi. Ma non è scontato riuscirci. Sfruttare bene l’opportunità. Per non disperderlo, per non usarlo male più di quando ne avevamo poco e quel poco andava ottimizzato, ancora di più, adesso, conviene organizzarlo, il tempo. Stabilire cosa fare. Cosa leggere. Cosa guardare in tv. A chi telefonare o mandare un whatsapp. Sant’Agostino parla del tempo interiore, diverso dal tempo dell’orologio, circolare. Passato presente futuro. Il tempo interiore è sempre presente. Tempo per essere connessi. Ma con il vero sé.

MISANTROPIE. Cercando l’antivirus. Maurizio Caverzan è giornalista professionista. Attualmente collabora con La Verità e Panorama e tiene il blog CaveVisioni.it Ha pubblicato nel 2020 con Apogeo Editore “Misantropie” e “Fabula veneta. Incontri con scrittori, editori, poeti”.