“Un’immagine più vale più di mille parole”!

Con questo scritto di Confucio il presidente della associazione Rosa dei Colli, Renzo Forestan, insieme al sindaco di Rovolon, Maria Elena Sinigaglia, ha ringraziato personalmente ogni autore per “aver portato tante bellezze nel suo paese”, con una dedica sul catalogo che ben raccoglie le foto degli autori partecipanti alla quarta edizione di Rovolon Fotografia Libera Espressione. Sono i piccoli paesi con i loro bravi sindaci che fanno grande l’Italia e permettono manifestazioni di incontro e sperimentazione in ambito culturale e qui specificatamente fotografico, con l’esposizione delle mostre dei trenta fotografi provenienti da Padova, Bassano del Grappa, Este, Rovigo, Adria, Marghera e ora anche Reggio Emilia, oltre al Fotoclub di Cadoneghe per un totale di trentotto autori.

La diversità fa la ricchezza per le tante modalità espressive nel racconto dei singoli autori con: visioni nelle trasparenze, luci eteree, rossi veneziani, scatti naturalistici nel Delta del Po, ai laghi di Plitvice, o di reportage in Birmania, a Bali, a Samarkanda, in Africa o in Nuova Guinea, immagini oniriche di fiori, di Venezia con il fish-eye, i volti della Millemiglia, i mossi del Cansiglio, notturni nelle città, i riflessi sull’acqua, le stelle in venti anni di presenza al Festival del Cinema di Venezia o il Festival della fotografia di moda a Cannes, distorsioni, le ballerine prima dello spettacolo, gli arabeschi sul ghiaccio, quel che resta del giorno nella luce e nel tempo dei Colli Euganei, il funerale di Fidel Castro, i nudi dell’Atelier Gripari in Francia, i ritratti, le biciclette, le immagini grafiche degli allevamenti di ostriche e delle costruzioni abusive sugli scanni del Po, la still life, le finestre nel tempo, le barene veneziane, gli spettacoli rock indipendenti, le ombre cianotiche.

Tanti stili, tante espressioni artistiche tutte accomunate dalla stessa passione, perché fotografando si impara ad esercitare la pazienza, lavorando sull’attesa, l’ascolto ed il rispetto dell’altro, con l’incontro e la conoscenza del titolare del negozio che gentilmente ti ospita, con il quale si crea un rapporto di disponibilità, accoglienza e sinergia.
Non è sempre così scontato poiché a volte il titolare del negozio non ci crede ed è poco motivato, oppure si trovano in giro fotografi assai invadenti prima di essere fotografi si è persone e con i propri scatti si trasmettono essenze, interiorità e se non sai essere una persona Vera, sarai solo un fotografo scadente, narciso ed egocentrico con cui non è possibile alcun confronto e scambio. E ce ne sono…

La fotografia ti parla, ti dice, sussurra, in un impatto pittorico in bianco e nero o a colori, sfumato o ben delineato, realizzando il Tuo disegno estetico interiore con una legittimità compositiva ed equilibrata, se la foto è davvero buona.

Che cosa raccontano queste immagini? Che cosa mostrano senza dimostrare? In un tempo rubato la fotografia diventa il mezzo per esprimere il nostro altro da sé, diventando una metafora dell’esistenza, specchio della memoria, emozione incontaminata, perché accompagnata da esperienze alle quali fa eco un pensiero, si traduce in immagine, si fissa sul negativo, si imprime sulla carta, in parole espresse in altra forma.

A Rovolon siamo tra amici perché ci divertiamo e facciamo festa insieme e saremo felici di poter esporre ancora nella quinta edizione grazie alla dedizione e all’impegno di Mariarosa Montemezzo, organizzatrice della rassegna, donna tenace nel sapere quello che fa e che vuole, che ora non ha esposto, ma i nostri scatti è come se fossero tutte suoi!

Se la fotografia è “disegnare la luce” disegnerò la luce dei miei ricordi….
Se la fotografia è “disegnare la luce” disegnerò la luce delle mie emozioni….
Se la fotografia è “disegnare la luce” disegnerò la luce del mio universo ….
Se la fotografia è “disegnare la luce” allora……disegnerò la luce!

Ho fatto mio questo testi di Fabrizio Artoni, fotografo a Rovolon ed artista proteiforme, perché questa luce ci illumini dentro, dando spazio e forma a progettualità, creatività e fantasia.

 

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