Ritorna “Rovolon Fotografia 2018/19, Libera espressione”, giunta quest’anno alla quinta edizione, a cura di Maria Rosa Montemezzo, brava organizzatrice della rassegna, e di Renzo Forestan presidente della Associazione culturale “La Rosa dei Colli”.
L’evento ricorda Arles “ Le recontres de la Photographie “ , che si svolge nella città francese ogni estate in luglio e per due mesi ha visto fotografi, fotoamatori e turisti girare per le strade visitando mostre ufficiali e quelle del circuito off; o in Italia il circuito off di Bassano Fotografia o Fotografia Europea a Reggio Emilia.
Lo stesso accade a Bastia di Rovolon, Rovolon e Carbonara che dal 9 dicembre scorso al 27 gennaio 2019 hanno esposizioni fotografiche localizzate in negozi, ristoranti ed esercizi commerciali, con la partecipazione di 38 fotografi appartenenti a ben otto fotoclub quali il Fotoclub Padova, il Gruppo Fotografico Antenore, il Foto Club Adria, il Fotoclub L’immagine di Cadoneghe in una collettiva di nove fotografi, il Fotoclub Cavarzere, il Fotoclub Chiaroscuro di Piove di Sacco, il circolo A.C.F. La Tangenziale di Marghera, il C.F. L’Obiettivo di Dolo, ed altri sei fotografi indipendenti.
Dal Polesine abbiamo l’autrice di Rem, Cristina Sartorello (Fotoclub Padova), Donata Previato e Luca Zonari Canè del Fotoclub Adria e Fabrizio Artoni, non iscritto a fotoclub.

La Fotografia è una modalità artistica ed espressiva di grande spessore, che deve trovare un adeguato contesto visivo e strutturale, tradizionale o innovativo, che si inserisca in giusta misura in spazi espositivi museali e non, facendosi conoscere ed apprezzare dalle persone come Arte a tutti gli effetti acquistando uno spessore culturale pregnante e significativo.
Il fiore all’occhiello della rassegna è la mostra del fotografo Carlo Galliotto “13 giugno-Racconto di una giornata”, presso il Centro culturale e biblioteca del Comune di Rovolon a Bastia, con fotografie in bianco e nero di grande impatto emotivo, scattate durante la festa di Sant’Antonio alla Basilica del Santo a Padova.
Sarà una buona opportunità per i cittadini, gli appassionati di fotografia ed i turisti visitare il paese con i suoi negozi ed esercizi commerciali abbelliti di fotografie a colori ed in bianco e nero, fare acquisti e gustare le specialità enogastronomiche dei Colli Euganei; infatti entrando nei negozi puoi prendere il pane, la carne, le verdure, il cappottino per il cane o il cibo per il gatto, o bere un caffè, un tea nei locali che espongono le immagini.
Rovolon nel suo piccolo, ha saputo proporre, per l’infinita tenacia, passione, buona volontà e pazienza, di Maria Rosa Montemezzo, una mostra itinerante originale e fantasiosa, alla portata di tutti, senza spendere soldi per il biglietto, in una bella squadra di 38 fotografi che hanno avuto la possibilità di esporre gratuitamente, grazie alla disponibilità dei commercianti che hanno concesso i loro spazi per esporre le immagini, con una ricerca mirata della location per una adeguata corrispondenza tra fotografia e negozio affinché nel panificio ci siano le foto del forno a legna, nella macelleria immagini di mucche pecore e galline, i fiori nella fioreria, ed altro, dando vita alle ricchezze e bellezze locali.

A Rovolon Fotografia le foto raccontano e non è semplicemente un fotografare, ma un incrocio formale in un sistema di forma e di significati intrinseci, perché come sostiene Salgado il contenuto deve essere più forte della forma, incarnando la leggerezza dell’accadere di questi istanti che suggeriscono una risposta specchio della metafora dell’esistenza fotografica contaminata da esperienze a cui fa eco una narrazione, una parola per superare la banalità del visibile, arricchendo di enigmaticità ogni scatto proposto.
C’è tempo fino al 27 gennaio per visitare le esposizioni approfittando di una giornata di sole, consigliando i giorni feriali o la mattina della domenica, in cui nella piazza di Bastia di Rovolon c’è anche il mercato settimanale, perché al pomeriggio i negozi sono chiusi.
Buona visione per appassionati di fotografia e non, che alterna la visione ad una camminata tra un esercizio commerciale e l’altro, con eventuale analisi delle foto appena guardate, in questo modo particolare di parlare di “Fotografia”.

Letture, visioni, ascolti ed emozioni in giro per il Polesine… e oltre.