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Cento anni dalla nascita di Gianfranco Scarpari

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Cento anni dalla nascita di Gianfranco Scarpari

Nel 2024 si celebreranno i cento anni dalla nascita di Gianfranco Scarpari, figura poliedrica di scrittore, progettista edile, politico, scomparso ad Adria nel 2008. L’associazione culturale REM Ricerca Esperienza Memoria, che ha sede ad Adria ma è attiva anche come casa editrice in tutto il territorio nazionale, ha in progetto una serie di iniziative per ricordare la figura e l’opera di Scarpari: il programma, in fase di definizione, prevede la ripubblicazione di tre delle opere di maggiore successo dell’autore, una serie di presentazioni in diverse città non solo della provincia di Rovigo, e il coinvolgimento di alcune realtà del territorio. REM sta anche lavorando all’idea di un premio letterario dedicato allo scrittore: un’iniziativa che ha lo scopo di perpetuarne la memoria ben oltre l’anno del centenario.

Gianfranco Scarpari fu un protagonista della vita politica e culturale del Polesine fin dalla fine della Seconda guerra mondiale. Fu un membro del Partito Liberale, per il quale rivestì importanti cariche dirigenziali e operò in diversi campi nell'associazionismo. La sua vita professionale di progettista fu ricca e intensa: molti sono gli edifici da lui progettati che si possono ammirare in tutto il territorio della provincia di Rovigo e oltre. Ma la sua vena di umanista (che era ben viva e attiva fin dai tempi del liceo e poi dell’università) divenne una attività inizialmente laterale rispetto a tutte le altre, per poi, nella piena maturità, diventare preponderante. Il rapporto di parentela con Gian Antonio Cibotto, che era suo cugino, fu un grimaldello che lo portò alle prime pubblicazioni sul quotidiano “Il Gazzettino”, dove si occupava anche, tra i primi, del patrimonio paesaggistico Veneto oltre che delle splendide ville venete che in quegli anni vivevano una situazione difficile e precaria. Ma già in questi primi interventi sul quotidiano triveneto, oltre a risultare evidente una scrittura limpida e molto efficace, Scarpari rivelava doti spiccate di narratore. Da questa prima esperienza di giornalista di terza pagina nacque nel 1980 Le Ville venete pubblicato dall’editore Newton Compton. Dello stesso anno, in collaborazione con Gian Antonio Cibotto, è un lavoro di grande spessore culturale, in cui Scarpari usa anche le sue conoscenze di ingegnere edile: il titolo di questo libro è La casa rustica in Polesine, pubblicato da Marsilio: ancora oggi un volume di enorme interesse culturale ma anche scientifico. Tra il 1980 e il 1983 escono due volumi dedicati al Delta del Po, ed anche in questo caso Scarpari arriva in anticipo su tutti nel delineare le bellezze di un territorio e le sue possibilità di sviluppo economico anche in chiave di visitazione.

In tutti questi anni Scarpari non aveva mai smesso di praticare la scrittura narrativa, anche se il suo carattere schivo lo portava a non dare valore a questa modalità di scrittura. Ma giunto ad un’età matura, e su sollecitazione di molti che conoscevano il suo talento perché lo avevano notato sulle pagine de “Il Gazzettino”, nel 1993 pubblicò La casa là il primo di una serie di racconti e di romanzi che videro la luce in questi suoi ultimi vent’anni di vita: I piccoli peccati (Neri Pozza Editore, 1995), Valzer imperiale (Perosini editore, 1998), Gli alberi della memoria (Marsilio Editore, 2000), Gli anni della cornacchia (Perosini, 2002), Una corsa nel tempo (Perosini, 2004). Per molti di questi libri ottenne ottime recensioni e premi anche importanti, tra cui il prestigioso premio letterario veneto “Settembrini” per Una corsa nel tempo.

Come spesso succede, dopo la morte dell’autore il successo che questi libri avevano ottenuto in vita si stinse ed oggi sono reperibili solo nelle biblioteche. La figura e l’opera di Gianfranco Scarpari sono ancora ben vive ad Adria, luogo in cui lui è nato, e in molte parti del Polesine; ma è evidente che, soprattutto le giovani generazioni, stiano perdendo contatto con la sua scrittura; non solo, quello che fece Scarpari per la difesa del territorio e del paesaggio veneto può essere ancora oggi un grande esempio di attenzione e di passione per il territorio in cui si vive. Il centenario è un’occasione per far conoscere questo autore e la sua opera; noi vorremmo che l’impulso dato da questo evento servisse, tra l’altro, a far conoscere questo scrittore in un territorio molto più ampio rispetto a quello in cui è nato: perché le sue pagine sono di qualità letteraria e culturale davvero molto ampia: un fatto che tutti coloro che hanno letto le sue pagine testimoniano con grande entusiasmo.

Il momento finale delle celebrazioni per il centenario di Gianfranco Scarpari avverrà a fine ottobre 2024: REM sta progettando una serata nel corso della quale verranno presentate le riedizioni di tre tra le opere più importanti dell’autore; un’occasione, inoltre, per fare un bilancio complessivo della sua opera.