Il Lemming chiama il pubblico
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- Notizia pubblicata il 29 giugno 2024
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- Scritto da Monica Zanforlin
Si è aperto mercoledì 26 giugno ai giardini due torri di Rovigo, con un invito alla cittadinanza a partecipare al progetto “Chiamata pubblica”, il festival “opera prima 2024” del teatro del Lemming. Si è trattato di un pomeriggio di seminario, aperto a tutti, senza limiti di età, sui “cinque sensi dell’attore”, seminario che il Lemming tiene da anni e che contraddistingue la sua ricerca su un tipo di teatro sperimentale. Davanti a un pubblico attento, fatto di passanti attratti dalla musica, aderenti al seminario già un po' esperti o del tutto neofiti, si sono raggruppati, prima presso i giardini due torri, e poi in piazza Vittorio Emanuele, interamente vestiti di bianco, come richiesto, dando vita, guidati dal regista Massimo Munaro, a una sorta di spettacolo/esperimento basato su giochi/esercizi in cui ognuno si è cimentato solo (con movimenti legati a singole parti del corpo guidati dalla musica) o in coppia. Ciascuno, a turno, ha guidato o si e fatto guidare dal compagno, a occhi chiusi, in qualità di novelli angeli custodi e loro protetti oppure di tanti “Dante e Beatrice”. Sono seguiti movimenti a specchio e altri fluidi e liberatori per sperimentare il terreno e lo spazio circostante. La parola è stata sostituita dai suoni degli scioglilingua, dagli sguardi e dal movimento dei corpi che interagiscono, o meno, fra loro e con gli spettatori. Ciò che si vuole trasmettere e si percepisce è che quello del Lemming è un teatro tutto da scoprire e da provare in cui non si è mai solo attori o spettatori ma si rimane indissolubilmente collegati dentro quella che è la trama del teatro. Non si può essere solo spettatori, dunque, perché si diventa, ad un tratto, volenti o nolenti, partecipi, chiamati ad interagire con i cinque sensi dell’attore : la vista, l’olfatto, il gusto, il tatto e l’udito.
Monica Zanforlin