Le nuove mostre di Palazzo Roverella e Palazzo Roncale
Sottotitolo non presente
Leggi l'articolo

- EVENTI
- |
- Notizia pubblicata il 11 novembre 2024
- |
- Scritto da Monica Zanforlin
Mercoledì 6 novembre a Palazzo Cezza il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Gilberto Muraro ha annunciato quella che sarà la nuova linea culturale della Fondazione per quanto riguarda Palazzo Roverella e Palazzo Roncale.
A Palazzo Roncale, ha spiegato , si terrà una mostra l’anno incentrata sulla storia e sulle personalità che riguardano il Polesine. La tematica scelta verrà sviluppata con approfondimenti che riguarderanno le istituzioni e i soggetti sociali e culturali del territorio. Si comincerà il 6 dicembre con la mostra dedicata a Cristina Roccati, personaggio settecentesco che dopo essersi distinta come poetessa, intraprese a soli quindici anni lo studio della filosofia e della fisica all’università di Bologna ottenendo, nel 1751 , terza donna al mondo, la laurea in fisica, a soli 19 anni. La mostra è curata da Elena Canadelli, professore associato in storia della scienza, presso l’università di Padova.
L’intento sarà quello di sottolineare l’eccezionalità di una tale straordinaria personalità, emersa grazie all’appoggio e al sostegno della famiglia, soprattutto del padre, figura maschile necessaria a quei tempi per rompere la cortina di diffidenza e i divieti che si frapponevano fra le donne e gli studi. Sarà lo stesso padre, prima di cadere economicamente in rovina, ad aiutarla a costituire un’imponente biblioteca di cui, una parte, verrà poi , ceduta ai conti Silvestri proprio per problemi economici. Nella mostra sarà presente un ritratto immaginario di Cristina Roccati dell’artista Matteo Massagrande, realizzato a partire dalla descrizione apparsa in qualche documento dell’epoca e dall’esame di una piccola incisione. All’illustre studiosa è stato detto che il Centro Spaziale Europeo ha intitolato uno dei telescopi che entreranno in orbita.
Dopo Cristina Roccati sarà la volta di Gianantonio Cibotto, illustre scrittore e giornalista polesano che ha saputo sempre raccontare e descrivere il territorio con arguzia e profondità. La mostra che si terrà dal 12 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, sarà curata dal giornalista Francesco Jori e collegata a diversi momenti di approfondimento relativi alla personalità poliedrica di Cibotto.
Per quanto riguarda Palazzo Roverella , all’attuale mostra di Henry Cartier Bresson ne seguirà una incentrata sulla pittura di Vilhelm Hammershoi. Pittore danese che fu definito “il pittore del silenzio” e anticipò Edward Munch, Hammershoi è stato riscoperto da poco ottenendo quotazioni strabilianti e richieste di esposizioni da parte di numerosi musei. La mostra a Palazzo Roverella sarà la prima in Italia e verranno messi a confronto i suoi dipinti ( circa una trentina) con altri di artisti contemporanei francesi, belgi, danesi e taliani. Le sue opere riguarderanno cittadine deserte e interni di case ordinati e inquietanti ove emerge il silenzio e la solitudine, con donne ritratte di spalle ad attendere chissà quali eventi angosciosi.
A Palazzo Roncale, ha spiegato , si terrà una mostra l’anno incentrata sulla storia e sulle personalità che riguardano il Polesine. La tematica scelta verrà sviluppata con approfondimenti che riguarderanno le istituzioni e i soggetti sociali e culturali del territorio. Si comincerà il 6 dicembre con la mostra dedicata a Cristina Roccati, personaggio settecentesco che dopo essersi distinta come poetessa, intraprese a soli quindici anni lo studio della filosofia e della fisica all’università di Bologna ottenendo, nel 1751 , terza donna al mondo, la laurea in fisica, a soli 19 anni. La mostra è curata da Elena Canadelli, professore associato in storia della scienza, presso l’università di Padova.
L’intento sarà quello di sottolineare l’eccezionalità di una tale straordinaria personalità, emersa grazie all’appoggio e al sostegno della famiglia, soprattutto del padre, figura maschile necessaria a quei tempi per rompere la cortina di diffidenza e i divieti che si frapponevano fra le donne e gli studi. Sarà lo stesso padre, prima di cadere economicamente in rovina, ad aiutarla a costituire un’imponente biblioteca di cui, una parte, verrà poi , ceduta ai conti Silvestri proprio per problemi economici. Nella mostra sarà presente un ritratto immaginario di Cristina Roccati dell’artista Matteo Massagrande, realizzato a partire dalla descrizione apparsa in qualche documento dell’epoca e dall’esame di una piccola incisione. All’illustre studiosa è stato detto che il Centro Spaziale Europeo ha intitolato uno dei telescopi che entreranno in orbita.
Dopo Cristina Roccati sarà la volta di Gianantonio Cibotto, illustre scrittore e giornalista polesano che ha saputo sempre raccontare e descrivere il territorio con arguzia e profondità. La mostra che si terrà dal 12 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, sarà curata dal giornalista Francesco Jori e collegata a diversi momenti di approfondimento relativi alla personalità poliedrica di Cibotto.
Per quanto riguarda Palazzo Roverella , all’attuale mostra di Henry Cartier Bresson ne seguirà una incentrata sulla pittura di Vilhelm Hammershoi. Pittore danese che fu definito “il pittore del silenzio” e anticipò Edward Munch, Hammershoi è stato riscoperto da poco ottenendo quotazioni strabilianti e richieste di esposizioni da parte di numerosi musei. La mostra a Palazzo Roverella sarà la prima in Italia e verranno messi a confronto i suoi dipinti ( circa una trentina) con altri di artisti contemporanei francesi, belgi, danesi e taliani. Le sue opere riguarderanno cittadine deserte e interni di case ordinati e inquietanti ove emerge il silenzio e la solitudine, con donne ritratte di spalle ad attendere chissà quali eventi angosciosi.