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"Nel tempo che non c'è" di Osvaldo Pasello

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Il nuovo libro di Osvaldo Pasello “Il Tempo che non c’è”, recentemente pubblicato da Abao Aqu, sta sollevando interrogativi e curiosità. Abbiamo quindi deciso, con l'aiuto dell'autore che si è reso disponibile a rispondere alle domande dei lettori, di aprire un confronto sui temi che il libro affronta.

Scrive Osvaldo Pasello: "Mi stanno pervenendo, in modo davvero inatteso e sorprendente, osservazioni, domande, riflessioni dai lettori del mio libro. Invito chi vuole a continuare a scrivere alla mia mail osvaldo.pasello@gmail.com oppure a commentare direttamente su questo sito, nello spazio dedicato in fondo all'articolo. Sarà mia cura raccogliere, valorizzare, ordinare quanto mi arriva per renderlo, attraverso remweb.it, patrimonio di tutti.

Ma ecco le prime domande:

Mi chiede Annalisa: “Ma davvero il Tempo non esiste”?

O.P.: Il tema è complesso. Possiamo dire, in breve, che il Tempo, nella storia umana, è stato ingabbiato dalle regole civili, dalle religioni e, fino all’Ottocento, dalla scienza. Proprio la scienza, la fisica in particolare, ha iniziato la sua demolizione nel corso degli ultimi 100-120 anni. Oggi del Tempo ci restano solo le costruzioni dell’Io: è l’Io che macina il Tempo. Non esiste nulla di oggettivo, se non nelle convenzioni che dobbiamo assegnarci per vivere nelle nostre comunità. Ma torneremo su questo tema.

Filippo pone il problema della solitudine dell’Uomo contemporaneo, chiedendo se sia una condizione senza uscita.

O.P.: La sensazione, sempre più diffusa, di sentirci profondamente soli, dipende da quell’invasione della Tecno-scienza che i filosofi più illuminati (da Heidegger a Jaspers, da Habermas ad Anders) stanno segnalando da quasi un secolo. La Tecno-scienza non solo ci domina, ma ci allontana dalla vita reale, dai rapporti autentici e perfino dalla responsabilità: perché a lei demandiamo troppo.

Vie d’uscita? Recuperare il dialogo con il Sé profondo, affrontarlo, ri-conoscerlo. I modi sono tanti, ma di certo ci si arriva, spegnendo ogni tanto gli interruttori, tutti (ovunque essi siano), che ci collegano alla Tecno-scienza.

E’ incoraggiante d’altronde sapere che attorno al Sé profondo, alla coscienza, si stanno confrontando oggi tanti studi e traguardi scientifici. Ci stiamo avviando a… conoscerci!

Lo spazio di confronto è aperto, scrivete al nostro autore.





Nelle foto due immagini della presentazione di Rovigo alla Sala della Gran Guardia.

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