Osvaldo Pasello a Villadose con il suo nuovo libro
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- I LIBRI DI ABAO AQU
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- Notizia pubblicata venerdì 13 giugno 2025
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- Scritto da Redazione
Il nuovo libro di Osvaldo Pasello sarà presentato lunedì 16 giugno alle ore 21,00 a Villadose nella Sala Quadri di Palazzo Patella. Sarà la dirigente scolastica dell'I.C. Villadose Nicoletta Marchetto a dialogare con l'autore.
Sul blog Il giornale letterario è uscita in questi giorni la recensione accessibile a questo link
In questi giorni continuano a pervenire all'autore domande e riflessioni, tra queste Osvaldo Pasello ne ha scelta una:
C’è una domanda che ricorre più di altre nelle varie presentazioni del mio libro “Nel Tempo che non c’è”, ed è questa, sintetizzando: ma è possibile trovarsi immersi in un Universo comparso e in viaggio… per “caso”?
Domanda delle domande, che da sempre appassiona l’Occidente, fin dai primi filosofi (Democrito, Lucrezio…). Non appassiona altrettanto l’Oriente, che non ha bisogno di visioni escatologiche o finalistiche per trovare un senso al vivere.
Sul tema della “casualità” ovviamente non ci sono risposte definitive. Posso dire che in Biologia, proprio negli ultimi anni, dopo cioè le ricerche sul DNA e, conseguentemente, sulla lunga sequela della vita terrestre, sta ritornando in auge la visione del grande genetista Jacques Monod, riassunta nel best seller “Il caso e la necessità” (1970). Se ne fanno interpreti, tra gli altri, il nostro Telmo Pievani, Eugene Koonin, Motoo Kimura e altri. In sostanza le mutazioni genetiche sono casuali (certo anche condizionate dall’ambiente...); non lo è, invece, la selezione naturale che ne segue, nel senso che la selezione è un processo che sceglie, in modo lineare, sempre le varianti più adatte. Ma a smuovere tutto sarebbe, appunto, la casualità della mutazione.
Più complesso è il quadro nella Fisica. La “quantistica”, dal principio di indeterminazione di Heisenberg (1927), effettivamente sembra percorrere le strade del probabilismo nell’evoluzione del Cosmo o dei Mondi. Ma è veramente così? Le posizioni sul tema sono davvero tante, impossibile riassumerle. Si va da Niels Bohr (1885-1962) che accetta la casualità come caratteristica della natura a livello quantistico, così come Stephen Hawking (1942-2018), ai dubbi di Erwin Schrodinger (1887-1961) e Roger Penrose (1931). Fino alle teorie, davvero sorprendenti, dei “multimondi” o di un Universo anch’esso alla ricerca di senso, attraverso le Seity e le creature che lo abitano (se ne fa interprete il nostro fisico Federico Faggin).
Le Religioni cercavano la genesi dell’Uomo e del Tutto, le Scienze vagano, invece, oggi, nell’indeterminato che non ha confini. Ed è straordinario rilevare come la conoscenza non produca mai risposte conclusive (Popper ce lo insegnava), ma alimenti, in accelerazione perversa, le domande nuove.