La nuova raccolta di Paolo Lanaro
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- I LIBRI DI APOGEO
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- Notizia pubblicata il 27 febbraio 2024
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- Scritto da Redazione
La nuova raccolta di poesie di Paolo Lanaro dal titolo "Versi spediti a una cassetta postale", pubblicata da Apogeo Editore, esce giovedì 29 febbraio. Scrive l'autore nell'introduzione:
"Uno che scrive poesie sa benissimo cos’è la poesia. Ma non è in grado di spiegarlo. Va bene, il ritmo, la versificazione, il metro, le sonorità, ecc., però il mistero, se così si può chiamare, resta. Qualche volta si può individuare una causa o una circostanza che è all’origine dei versi (Buffalo! – e il nome agì...), ma di sicuro le conseguenze sono imprevedibili, sia per l’autore, sia per chi legge. A volte mi sono trovato a provare un breve stato di esaltazione per poesie che il giorno dopo ho gettato, impassibile, nella pattumiera. Altre volte ho visto che quello che stavo scrivendo era maturato lentamente nel corso non di giorni né di settimane né di mesi, ma di anni. E chi sa come questo avviene e quale sia il significato?"
Questo nuovo libro di Paolo Lanaro, autore vicentino già affermato a livello nazionale, giunge ad un anno di distanza dall'antologia poetica curata da Ronzani ed uscita nel 2023 con il titolo: "Un giorno dopo un altro" e presenta nuovi componimenti che vanno ad arricchire la sua già vasta produzione.
Ancora l'autore:
"Parliamo, scriviamo, ragioniamo, e pensiamo che tutto questo ci umanizzi, ci renda migliori di un verme privo di neuroni. Probabilmente è vero. Però se valutiamo la funzione, quella del verme pare essere perfino più importante della nostra, che pure consideriamo la parte più nobile che ci è toccata. Ho riflettuto di tanto in tanto sulla funzione della poesia, un tema caro ai poeti, su cui sono state scritte pagine profonde e suggestive. Alla fine ho capito che non ne ha nessuna. E paradossalmente è la ragione della sua importanza. In un mondo in cui quel che conta è ciò che è utilizzabile, la poesia, che non lo è, ha la magnifica e indecifrabile necessità delle cose che non servono a niente. Come la pittura, la scultura, la musica."
Il libro di Lanaro è già prenotabile sul sito remweb.it, sarà acquistabile in tutti gli store online e in diverse librerie del territorio veneto. Nel vicentino, in particolare, la Libreria G. Traverso di Corso Palladio a Vicenza, le librerie Leoni di Thiene e Bortoloso di Schio.
Conclude Paolo Lanaro la sua introduzione:
"È evidente che la nostra vita non potrebbe avere nessuna possibilità di essere ciò che è senza un fornaio, un falegname, un lattoniere e, oggi, senza uno psicoterapeuta e un dietologo. Eppure, se cerchiamo di scendere nel fondo della nostra esperienza vitale, là dove c’è forse la radice dei significati di cui abbiamo bisogno, probabilmente non troveremo nulla di più di un suono, di un colore, di un’immagine antica. Ecco, la poesia ha a che fare con tutto questo, è un parlare sui margini del niente, anzi è una linea difensiva nei confronti del niente. Così, sono certo, la intendeva Alcmane quando scriveva «Dormono le cime dei monti e le gole», e così la intendeva Shakespeare quando scriveva «È quindi il viso suo l’epitome del passato/ quando beltà viveva e moriva come i nostri fiori». Siamo sempre a questo punto. Perché in un certo senso la poesia è qualcosa che non evolve, che non diventa migliore, che non si fa più specializzata. È come se rispondesse (per le rime) a un istinto immutabile e irrazionale."
I Versi spediti a una cassetta postale - che il poeta in persona ha provveduto ad imbucare - non sono per qualcuno in modo specifico, ma per chiunque voglia aprire quella cassetta e impadronirsene. Scrive il poeta: "Non so per quale motivo, ma se potessi torcere il collo al tempo, vorrei che li leggesse una dama provenzale, un cavaliere senza stemma, un passeggero in partenza dalla stazione Finlandia di San Pietroburgo. Dopo di che la cassetta viene richiusa e tutto continua come prima. O forse non proprio come prima."
Paolo Lanaro è nato a Schio. Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Malo e da molti decenni vive a Vicenza. Ha affiancato all’attività di insegnante quella di poeta, critico e scrittore. Ha esordito nel 1981 con L’anno del secco, una raccolta di poesie edita da Savelli e nel 2023 l’editore Ronzani ha dato alle stampe un’antologia (Un giorno dopo un altro) che comprende parte dei suoi otto volumi di versi. Per Cierre ha pubblicato Una tazza di polvere, seguito da altri due memoir e da una raccolta di note diaristiche, aforismi, citazioni, intitolata Magazzino. Ha scritto saggi e interventi critici, prevalentemente su autori veneti. Ha composto anche un monologo teatrale (Voglio pensare a Shakespeare) messo in scena da Anna Zago per Theama Teatro nel 2020.