Un preside racconta la scuola. Il nuovo libro di Antonio GIolo
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Un preside racconta la scuola

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Un preside racconta la scuola

“Potremmo star qui a discutere per mesi su riforme della scuola, su moduli, organici, discipline, competenze, standard, contenuti, valutazioni, verifiche e compagnia bella... ma la domanda radicale resterebbe un’altra: che senso ha il nostro mestiere? Che senso ha fare educazione oggi? O anche noi, insegnanti e educatori, siamo ormai prede della grande semplificazione che sostituisce con la ricerca di un riparo il senso della ricerca, dell’analisi critica della realtà?”

Questo scrive Brunetto Salvarani nella sua prefazione a “Senso della scuola, senso della vita” di Antonio Giolo, pubblicato da Apogeo Editore, in uscita il prossimo 30 settembre. E che porta come sottotitolo “Diario di un preside per caso”, rimandando a quel diario comparso dieci anni fa in rete dove “un dirigente scolastico incaricato” raccontava, utilizzando uno pseudonimo, i fatti accaduti nella sua scuola.

Quel diario, adesso rivisto e aggiornato, è parte di questo nuovo libro, assieme alla preziosa prefazione di Brunetto Salvarani e all’altrettanto necessaria ed esauriente postfazione di Alberto Felice De Toni. Tra l’una e l’altra, il diario di Giolo descrive le giornate di un preside tra eventi strani e preoccupanti, classi apparentemente irrecuperabili, decisioni necessarie e liturgie scolastiche spesso avvilenti. Afferma l’autore: “Non si è preteso di delineare una scuola ideale, ma neppure di alimentare il pessimismo cronico sulla scuola; si è solo cercato di offrire stimoli, provocazioni, apertura di finestre per chi davanti a sé le vede tutte chiuse, per chi disprezza la pedagogia non avendola veramente mai conosciuta e ancor meno applicata, per chi si rifugia nelle discutibili certezze di un passato lontano. Per chi disprezza i ragazzi e non ne sa cogliere le immense, nascoste potenzialità”.

Fare una scuola che abbia senso si può, sostiene Giolo, ed ecco allora, disseminate nelle due appendici, tante indicazioni e vere e proprie proposte didattiche per la sopravvivenza dei professori e degli studenti, volte a promuovere un confronto che permetta di imparare dalle esperienze altrui, di evitare errori commessi da altri, di ottimizzare le risorse umane e materiali. Se un gruppo docente è serio e motivato allora è possibile fare veramente scuola e si può parlare degli studenti come di persone che studiando costruiscono la loro vita.

Il libro di Antonio Giolo sarà presentato ad Adria lunedì 30 settembre alle ore 17,30 in Sala Federighi. Dopo i saluti del Sindaco e l’introduzione di Paolo Rigoni l’autore dialogherà con Lorenza Fogagnolo, dirigente del Cipriani-Colombo. La lettura di alcune pagine del diario sarà affidata a Giulia Bellan.