Arriva in edicola e in libreria il 34° numero di REM
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Il nuovo numero, la cui storia di copertina è dedicata a Carlo Mazzacurati, verrà presentato venerdì 15 novembre alle 17,30 al Circolo del Cinema di Adria in piazza Cavour con la presenza degli autori degli articoli.

Riportiamo l'editoriale che apre questo numero della rivista:
Sul sito della rivista “Il Mulino” (https://www.rivistailmulino.it/a/ritratti-di-filologi) potete trovare un delizioso articolo di Claudio Giunta che recensisce un libro di uno dei massimi filologi classici (e non solo) del Novecento: Sebastiano Timpanaro (1923-2000). Timpanaro scrisse saggi su argomenti estremamente complessi e vari (Leopardi, Il classicismo e l’illuminismo, Il lapsus freudiano, il metodo della filologia, il materialismo) mantenendo sempre uno stile semplice e chiaro. Claudio Giunta, da questo punto di vista, ne è pienamente un erede: storico della letteratura medievale, dantista, critico della cultura, si occupa nel suo blog (https://claudiogiunta.it/) di argomenti di estrema varietà: dalla lingua del Petrarca a Taylor Swift, per intenderci.
Le pagine di Giunta, come quelle di Timpanaro, fanno capire chiaramente che ogni contenuto, anche il più complesso, può essere espresso in modo che tutti possano capire senza ostacoli; c’è, inoltre, in questa nitidezza di prosa, un’evidente nitidezza di pensiero e, soprattutto, una chiara bellezza; che poi, oltre alla bellezza in sé, è la bellezza di condividere, di portare ad un pubblico ampio idee importanti, di mediare tra i concetti e la loro trasformazione in qualcosa di vivo.
Dietro tutto questo c’è una precisa idea di cultura, che purtroppo nel nostro paese non è di moda: siamo abituati a vivere un flusso di prodotti culturali nettamente diviso (e divisivo): da una parte Fedez, dall’altra Giacomo Marramao: e in mezzo niente, niente di appetibile e di moda. La cultura, secondo noi, è veramente cultura quando può diventare patrimonio comune, polpa di vita spendibile nel nostro quotidiano, processo di mutamento alla portata di tutti. Da questo punto di vista Claudio Giunta è un esempio che in molti dovrebbero seguire e che indichiamo chiaramente come modello.
Questo numero è in parte dedicato a Carlo Mazzacurati, del quale ricorre il decennale della scomparsa. Crediamo che lo stile, il metodo, le storie di Mazzacurati siano perfettamente in linea con quanto appena detto: il regista padovano ha raccontato l’intensità e le contraddizioni della nostra esistenza facendo della chiarezza e della cordialità della sua arte una cifra che lo distingue tra mille. Anche lui è un modello di come la cultura, la più alta e la più densa, possa essere alla portata di tutti senza rinunciare a risultati molto alti di bellezza. Tutto il resto è, troppo spesso, fuffa.
Questo il sommario:
EDITORIALE - La semplicità
RUBRICHE
Taccuino futile – Ma di che woke stiamo parlando? – Natalino Balasso
La nottola di riserva – La fine della fine della storia – Cristiano Vidali
Ecco il resto! – Impronte – Alberta Facchi
STORIA DI COPERTINA - Dieci anni senza Carlo Mazzacurati – Vainer Tugnolo
C sta per Carlo – Interviste di Mario Bellettato a Emanuela Finesso e Antonio Padovan
STORIE - Amare la laguna, dal microscopio alla padella – Intervista di Terry Manfrin a Federico Riccato
e Riccardo Fiorin
PAROLE - Il Polesine del primo dopoguerra tra socialismo e fascismo – Diego Crivellari
IMMAGINI - Il Delta del Po nelle immagini di Francesco Neri – Barbara Pregnolato
STORIE - La Via Oltre. Il progetto “Veneto Comunità Itinerante” – Daniele Franzoso
SUONI - Alessandro Tessarin. La musica, una passione diventata lavoro – a cura della redazione
PERSONAGGI - Levi e Mecenati: due veneti innamorati della cultura musicale – Giovanni Ranzato
PAROLE - Da Hemingway a Carver. Influenze americane nella scrittura di Marco Cassardo – Walter Lazzarin
SAPORI & SAPERI - Vovi rossi. Uova in purgatorio – Mario Bellettato
REDAZIONALE - Giacomo Matteotti. La sua gente, la sua idea, la sua terra
Scoprendo il territorio: urbanistica e architettura adriese
– A cura della Fondazione Banca del Monte di Rovigo
RUBRICHE
La via dell’acqua – Un marchio di fabbrica in lagotto – Giuseppe De Santis
Dietro lo scatto – Fulmini... salati – Milko Marchetti