Il nuovo libro di Aldo Rondina
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- I LIBRI DI APOGEO
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- Notizia pubblicata il 23 aprile 2025
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- Scritto da Redazione
Da sempre Aldo Rondina ha coltivato l’idea di mettere insieme ricordi ed esperienze maturate nel Borgo Chilla, il quartiere a nord del centro storico di Adria dove ha trascorso la sua infanzia, e sottolinea: "Ora che molti dei miei compagni di quel Borgo sono scomparsi e si va sempre più assottigliando l’opportunità di comunicare con persone che hanno vissuto le mie stesse esperienze, sento forte la necessità di salvaguardare la memoria del luogo dove sono piantate le mie radici. Con queste note intendo restituire al Borgo natio almeno una parte di quello che esso mi ha dato. Una 'restituzione' dunque, fatta di molteplici ricordi che quel luogo ancora suscita e il Borgo ancora mi suggerisce".
Ma il nuovo libro di Aldo Rondina non si sofferma soltanto sui ricordi dei luoghi e dei personaggi della sua infanzia. In un ampio capitolo l'autore descrive fatti ed avvenimenti legati alla Seconda guerra mondiale, frutto di sue ricerche successive. Sarà l'occasione per rievocare le giornate della Liberazione della città di Adria dall'occupazione nazifascista, avvenuta il 26 aprile 1945 e di cui quest'anno ricorre l'80° Anniversario. L'autore donerà al Comune di Adria alcune carte particolarmente significative di sua proprietà, che ha conservato gelosamente per tanti anni nel suo archivio personale.
Si tratta di 10 numeri del giornale “La Spiga”, indispensabile fonte d’informazione e di propaganda interna al Gruppo di Combattimento “Cremona”, che liberò dall’oppressione nazifascista tutta l’area della futura “Romea”, compresa tra Ravenna e Venezia. Il Foglio, compilato dagli stessi militari, tirato in alcuni casi in 3000 copie di 4 pagine, era assai apprezzato dalla truppa che attendeva con ansia l’uscita dei nuovi numeri. Essendo il Gruppo “Cremona” in movimento per motivi bellici, le copie uscite dal 16 maggio al 25 giugno 1945 furono stampate ad Adria nel premiato Stabilimento Arti Grafiche A. Zanibelli & C. In quel periodo, infatti, il Comando del “Cremona” era stato collocato presso villa Mecenati.
Il contenuto dei fogli rivela l’atmosfera di quei momenti e trasmette l’entusiasmo con cui il contingente formato esclusivamente da nostri connazionali si accingeva a vincere il conflitto. Oggi, a distanza di quasi un secolo da quegli eventi, i fogli che saranno consegnati nelle mani del Sindaco parlano ancora con forza delle tristi esperienze della guerra, con un avvertimento evidente: che il disastro provocato dall'idiozia degli uomini non abbia più a ripetersi.
Tra i documenti dell'archivio relativi al periodo considerato, Rondina ha rinvenuto una copia del “Diario Storico Militare del Gruppo di Combattimento Cremona”, che tra il 1° marzo e il 30 aprile 1945 registra le azioni tempestive e ben coordinate che determinarono le sorti della guerra. Un altro prezioso documento completa il quadro della donazione. Si tratta del testo del discorso pronunciato ad Adria il 18 settembre 1977 dal generale di brigata Clemente Primieri che guidò con successo le truppe italiane nelle ultime fasi del conflitto.
Per l’autenticità storica dei documenti, testimoni di eventi destinati a cadere nell’oblio (come ad esempio l’apporto di informazioni sulla situazione bellica esistente nella sponda sinistra del Po, spontaneamente offerto a loro rischio e pericolo da coraggiosi cittadini di Adria e Bottrighe), Aldo Rondina ha deciso di darne la disponibilità al Comune di Adria che avrà modo di porre quelle carte a disposizione di studenti e ricercatori. Del resto, il coraggio di quei “pescatori, barcaioli, addetti ai traghetti” fu esaltato anche dal gen. Primieri durante il suo appassionato discorso. Di quel fondamentale intervento Rondina aveva conservato il testo originale consegnato quel giorno stesso dall’oratore.
Il Gruppo “Cremona” lasciò molti ricordi ad Adria, dove molti ex militari scelsero di rimanere formando la loro famiglia. Il “Cremona” offrì anche, indirettamente, alla città una spinta culturale notevole dando vita, attraverso uno dei suoi maggiori esponenti, il generale dott. Giacomo Zanussi, ad una importante sezione del Rotary Club. Il generale Zanussi, che durante la guerra fu vice comandante del Gruppo “Cremona”, nel 1956 venne ad Adria per rivedere gli amici e i luoghi “liberati” dal suo contingente. Zanussi all’epoca era direttore delle riviste Rotariane e nel corso di una memorabile cena, il 13 marzo 1956, tenne a battesimo il nascente Club Adriese che tanto contribuì allo sviluppo del territorio. Tutte queste “memorie” trovano riscontro nei documenti oggi donati alla città, che comprendono, infine, una interessante cassetta elaborata dall’Esercito Italiano. Il documento fu consegnato a Rondina dall’Archivio Storico dell’Esercito a supporto di alcune sue ricerche sulla conclusione dell’ultimo conflitto. Le immagini contenute rappresentano un periodo storico assai difficile attraversato dal nostro esercito che però, alla fine, per la volontà ed il senso del dovere dei suoi uomini in armi, riuscì a recuperare la dignità che sembrava perduta.
Aldo Rondina è nato ad Adria nel 1937. Già dirigente bancario, si occupa da sempre di storia locale. Con Apogeo Editore ha pubblicato 10 libri: "I Conti Vescovi del Polesine" (2005), "L’ultimo Interdetto. Nel contesto religioso e civile del Polesine tra ‘800 e ‘900" (2007), "Storia di una devozione" (2008), "Adria. La Città, le sue vie, la sua storia" (2009), "La Croce Verde di Adria 1911-2011. Un secolo di solidarietà laica" (2012), "Il Convento racconta. Cronaca della Parrocchia Santa Maria Assunta della Tomba di Adria (1 gennaio 1940-23 giugno 1952)" (2013), "Maria regina del Santo Rosario. Le Feste quinquennali del Rosario negli atti dell’archivio capitolare della Cattedrale di Adria" (2013), "Giovanni Marinelli. Una carriera nell’ombra del regime" (2014), "Una città sull’acqua. Nel solco delle antiche tradizioni marinare adriesi" (2017), "La gloriosa Compagnia del Santissimo, una luce cristiana attraverso i secoli" (2018).