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Fuga verso la libertà
Non c’era voluto molto a mascherare il foro nel muro del bagno del terzo piano: se mai qualcuno si era accorto di quel pezzo di cartone dipinto alla meno peggio e appiccicato nel buco tra le piastrelle, probabilmente aveva pensato ad un lavoro fatto al risparmio, come accadeva di norma in quella struttura.
Le tare del mondo militare
Mario Bellettato riflette ancora a partire dal caso Vannacci: "Chi accetta di fare la carriera militare non può proporre soluzioni per la società civile perché ha abdicato a concetti quali il confronto critico, la partecipazione democratica e la rappresentatività"
Besson e Lanthimos, per salvare la bellezza
Alla Mostra del cinema di Venezia due film lasciano il segno
Tina Modotti: una grande mostra al Roverella
Tina Modotti. La grande mostra di Palazzo Roverella mette al centro l’artista e la sua produzione, attualizzandone le istanze sociali.
Mein Kampf è il mondo raddrizzato?
Mario Bellettato critica il libro del generale Vannacci ed il sistema politico militare
L'affaire Dreyfus (quarta e ultima parte)
Recensione a: Piero Trellini, L'affaire, tutti gli uomini del caso Dreyfus
Agosto
Mercoledì 16 agosto, stiamo percorrendo in auto l’asse della statale Romea. Si avvicina l’ora di pranzo, i bambini reclamano una sosta. Le richieste sono mirate, qualche chilometro prima hanno visto il cartellone pubblicitario di un fast food con l’indicazione “A cinque minuti da qui”. Arriviamo.
Racconto di Ferragosto
“I giovani di oggi non hanno più voglia di fare sacrifici”, sentenziò Giovanni, lapidario come sempre. Sedeva con la moglie nell’assolato dopo pranzo di Ferragosto, sotto la veranda di un ristorantino di mare, sulla cui vetrina campeggiava un cartello scolorito, scritto a mano, in cui si cercava vanamente personale per la stagione estiva.
Dal mondo nuovo a Netflix
La serialità televisiva e ancor più la serialità on demand, riporta il nostro sguardo dentro i confini di un apparecchio individuale (televisore, pc, smartphone); una mono visione che però (a differenza dei vari -scopi dei secoli passati) è dedicata alla collettività: il pubblico in massa c’è (una massa enorme) ma è fatto di persone sole. E poi, esattamente come in pieno Ottocento, solamente dopo la visione ogni spettatore può (se vuole) interagire con chi come lui ha sperimentato il mezzo e il contenuto.