Il nuovo libro di Crivellari e Jori
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- I LIBRI DI APOGEO
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- Pubblicazione: 5 nov 2025
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- Scritto da Redazione
Le prime due presentazioni del libro saranno a Rovigo, sala della Gran Guardia, giovedì 13 novembre alle 18.00 (con il Gruppo Bachelet di Rovigo) e a Padova, sede della Confcommercio regionale, lunedì 17 novembre alle ore 17.00


Ecco il sommario del volume:
Prefazione di Dario Di Vico, giornalista del "Corriere della Sera"
00 ISTRUZIONI PER L’USO
01 QUADRO STORICO, Il salto dall’aratro a internet
02 DEMOGRAFIA, Non è una regione per giovani
03 POLITICA, Autonomia va cercando…
04 ECONOMIA, La terra della “terza Italia”
05 SOCIETÀ, Dietro l’immagine dell’isola felice
06 SALUTE, Sanità e welfare in cattivo Stato
07 LETTERATURA, Dalla “locomotiva Nordest” alla letteratura della crisi permanente
08 FORMAZIONE, Un futuro pieno di incognite
09 RELIGIONE, “Non c’è più religione”
10 TERRITORIO, Dalla Grande Bellezza alla Grande Schifezza
Gli autori sottolineano che mai come stavolta, a oltre mezzo secolo dal varo delle Regioni, e a trent’anni dal primo voto regionale della seconda Repubblica, il cammino verso le elezioni in Veneto si è rivelato così distratto rispetto ai contenuti e apparentemente scontato, ridotto perlopiù alla valutazione di una serie di questioni interne ai partiti, troppo spesso distante dalle persone a cui si deve chiedere il voto. In tutto questo agitarsi delle varie parti in gioco, non si è ancora avuto il tempo di spiegare ai veneti come si intenderebbe gestire la prossima legislatura, che pure sarà del massimo rilievo per una regione alle prese con colossali problemi che richiedono un progetto politico di largo respiro.
"Veneto punto e a capo" intende prospettare un quadro dell’esistente articolato in una serie di temi di fondo, partendo da quello che forse è il più decisivo, una demografia che nei prossimi cinque anni stravolgerà l’anagrafe, con tanti anziani, sempre meno giovani, sempre più immigrati, ma comunque insufficienti a coprire i vuoti. Con ricadute inevitabili sull’economia, ma anche sulla sanità, sul welfare, sulle pensioni, sull’istruzione, e via elencando. Un lavoro che vuol essere una base di discussione e confronto tra chi sarà chiamato a gestire il futuro prossimo venturo del Veneto, ma più in generale è volto alla speranza di coinvolgere la classe dirigente, non soltanto politica. Il catalogo delle criticità, come si vedrà, è tale da richiedere un impegno massiccio e su alcuni punti trasversale. Se questo non avverrà, la conseguenza sarà inevitabile: un ulteriore deleterio distacco dei cittadini dalla politica (già oggi quattro veneti su dieci non votano), ma anche e soprattutto un arretramento su scala nazionale e internazionale di un Veneto che già oggi è superato in molti dei parametri strategici dalla vicina Emilia-Romagna. Quella che ambiva definirsi “la locomotiva d’Italia” verrebbe così declassata al ruolo di una molto più modesta littorina.
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Diego Crivellari, classe 1975, laureato in Filosofia, ha lavorato in ambito editoriale ed è docente di ruolo nelle scuole superiori. Già deputato, attivo per diversi anni nelle istituzioni, si è occupato tra le altre cose di aree interne, università, trasporti. Autore dei volumi Scrittori e mito nel Delta del Po e Mistero adriatico, con Francesco Jori ha scritto Giacomo Matteotti, figlio del Polesine, Apogeo Editore, 2024.
Francesco Jori, classe 1946, laurea in Scienze Politiche, giornalista. Ha lavorato al “Resto del Carlino”, al “Mattino di Padova” e al “Gazzettino”, di cui è stato inviato e vicedirettore. Autore di diversi testi sulla storia veneta, premio Brunacci 2023 alla carriera per la divulgazione storica.