Descrizione
"Kammermusik. Prove per una didattica a distanza di repertori cameristici in epoca COVID" documenta, nel linguaggio vivo e pragmatico delle lezioni dedicate alla storia della musica da camera e degli approfondimenti monografici condotti con gli studenti, il nuovo approccio didattico individuato e adottato da alcuni docenti del Conservatorio di Rovigo durante il lungo e rigoroso lockdown della primavera 2020. Il volume ripercorre un’esperienza online di forte impatto tra cinque docenti e cinquantaquattro studenti affinché non vada persa la memoria di un’azione didattica dal valore innovativo e non meramente sostitutivo dello studio in presenza delle prassi esecutive d’insieme. Stante la sosta di queste lezioni – se si eccettuano comunque alcune positive prove di sperimentazione anche in tal senso – Kammermusik ha dato vita ad un percorso storico, analitico e interpretativo dei repertori d’insieme (focalizzato in netta prevalenza sulle formazioni miste), dalla loro genesi in età barocca fino a tutto il ventesimo secolo. Dalle definizioni dei repertori cameristici nei vari ordinamenti didattici dei Conservatori alle “frontiere” sempre mutevoli assunte dagli stessi in ambito concertistico dalla fine dell’Ottocento ai giorni odierni e alle diverse interpretazioni, specie delle musiche del passato soggette a rivisitazioni interpretative, compositive e al recupero delle esecuzioni storicamente informate – con ricerche dedicate a Giuseppe Tartini e ai rapporti tra Johann Sebastian Bach e Alfredo Casella – il corso, grazie anche agli strumenti bibliografici oggi accessibili dalle collezioni delle principali biblioteche digitali, ha potuto superare “frontiere” ulteriori. Tra gli altri temi di approfondimento la “lettura” di estratti dalla "Recherche" di Marcel Proust e la ricostruzione di “possibili” concerti parigini di inizio Novecento, i repertori con sassofono o con chitarra, i linguaggi etnici o sperimentali fino all’aleatorietà e alla musica concreta (sempre in ensemble cameristico), per giungere ad una significativa finestra dedicata a chi, ben più di noi, aveva patito la costrizione psicofisica, ovvero i musicisti ebrei tradotti agli estremi confini dei campi di internamento dell’Italia fascista. Diversi tra questi temi sono sfociati nella preparazione di otto programmi concertistici tenutisi nel periodo autunnale, in presenza prima della nuova recrudescenza della pandemia e poi in streaming, offrendo agli studenti ulteriori forme di esperienza artistica e non solo in quanto alcuni tra loro hanno partecipato anche allo staff organizzativo e di sicurezza della rassegna. Ecco, in sintesi, ciò che il presente volume racchiude, in un gesto di omaggio a tutti coloro che hanno patito il dolore dei lutti e della malattia e a memoria e utilità didattica per i nostri e tanti altri studenti. Ciò con l’auspicio che, pur non più a causa di costrizioni, questa esperienza – già riproposta, con tematiche diverse, nel corrente anno – possa costituire il prototipo di nuove ed efficaci forme didattiche per vivere insieme agli studenti il vibrante e appassionato “racconto” della 'Bellezza' senza fine della Musica, nel nostro caso rigorosamente Kammermusik!
HANNO CONTRIBUITO AL VOLUME: Damiano Bacchin, Anna Bellagamba, Maria Luisa Bernardini, Stefano Bertin, Ilaria Boggian, Daniela Borgato, Jacopo Borin, Andrea Bortoletto, Laura Brazzo, Alessia Bruno, Matteo Brusaferro, Beatrice Bruscagin, Giada Buttarello, Davide Casali, Elena Cavazza, Nicola Cecchetto, Luca Celio, Caterina Colelli, Raffaele Deluca, Arianna De Mori, Laura De Silva, Thomas Di Erasmo, Giuseppe Fagnocchi, Maria Sole Feliciello, Patrizia Ferialdi, Federico Guglielmo, Gadi Luzzatto Voghera, Marco Marabese, Giulia Marchetti, Giulia Mazzali, Francesco Mercaldo, Daniela Nuzzoli, Dario Palmisano, Alessia Pazzaglia, Siegfried Pegoraro, Irene Pengo, Nadia Ranallo, Anastasia Rollo, Michele Saracino, Fiorenzo Scaranello, Enrico Schibuola, Antonella Solimine, Fabiana Sommariva, Vincenzo Soravia, Elisa Spremulli, Silvia Valletta, Marco Voltan, Marta Zese, Alberto Zongaro.