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Una straripante vitalità

Luigi Groto, lo scrittore che contribuì a far conoscere Adria nel mondo

in uscita
Una straripante vitalità

Descrizione

Cerimonia di intitolazione della Biblioteca comunale di Adria a Luigi Groto, il Cieco d’Adria, 17 novembre 2022.

Atti a cura di Sara Frigato e Antonio Giolo.

“Fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”. Così scriveva nel 1951 Marguerite Yourcenar nelle "Memorie di Adriano", parole che oggi risuonano profetiche e che stimolano ancor più a cogliere il valore della biblioteca come baluardo della cultura. In quest’ottica prende senso anche l’intitolazione ad un intellettuale il cui vissuto documenta come la cultura fosse obiettivo non solo personale, ma anche per la sua città. Intitolare quest’importante istituzione a Luigi Groto, il Cieco d’Adria (1541-1585), significa, inoltre, riconoscerne il valore di pregevole scrittore rinascimentale, che, come scrive Barbara Spaggiari, “contribuì a far conoscere Adria nel mondo”; uno dei maggiori esponenti del Manierismo, autore di orazioni, lettere, poesie e testi teatrali. Le sue opere sono conservate nella biblioteca cittadina e nel suo ricco archivio, oltre che in altre biblioteche italiane e straniere; il fondo più completo si trova a Londra alla British Library. I libri per Luigi Groto sono fonte di vita; lo scrittore ne possiede molti, alcuni ricevuti in eredità dal precettore Scipione Gesualdo De’ Belligni, altri acquistati a Venezia o procurati attraverso lo scambio con amici intellettuali. 

Privato della vista a pochi giorni dalla nascita, si fa leggere i classici e i più importanti autori del tempo da conoscenti e da studenti, e scrive dettando le sue opere. La sua educazione è affidata a precettori, in particolare alle cure del fuoriuscito napoletano Scipione Gesualdo De’ Belligni e all’avvocato Celio Calcagnini che lo avviano anche agli studi di giurisprudenza. Vive esercitando la professione d’avvocato e impartendo lezioni private a giovani studenti. Una prodigiosa memoria gli consente di trattenere le informazioni dei libri che gli leggono: la sua mente rielabora e riscrive idee e opere letterarie connettendo i diversi mondi che la parola scritta gli consegna, mondi lontani e vicini nello spazio e nel tempo che, improvvisamente, si incontrano nel suo immaginario, divenendo realtà in una caleidoscopica opera. (...)

(dall'intervento di Sara Frigato "La biblioteca di Luigi Groto, il Cieco d’Adria" a p. 17)

 

Indice testuale

p. 7 Saluto del Sindaco di Adria Omar Barbierato
p. 9 Presentazione del presidente del Rotary Club di Adria Federico Ingegneri
p. 11 Antonio Giolo, Intitolazione della Biblioteca comunale a Luigi Groto, il Cieco d’Adria
p. 15 Saluto del prof. Livio Crepaldi già Referente della Biblioteca comunale di Adria
p. 17 Sara Frigato, La biblioteca di Luigi Groto, il Cieco d’Adria
p. 27 Barbara Spaggiari, Le opere di Luigi Groto: prospettive di ricerca
p. 31 Sandra Clerc, Sul progetto di edizione delle opere teatrali di Luigi Groto
p. 33 Marta Fumi, Le pastorali e il dramma sacro di Luigi Groto tra tradizione, innovazione e impegno civile
p. 35 Edoardo Simonato, Scampoli di vita cittadina nelle commedie di Luigi Groto
p. 37 Andrea Micheletti, Il Cieco d’Adria e l’innovazione tecnologica
p. 40 Sara Frigato, Nota su vita e opere di Luigi Groto

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