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Atti di piombo

Eversione e terrorismo a Rovigo (1969-1982)

Descrizione

Poche righe, al limite qualche paragrafo. È lo spazio che in genere i testi sul fenomeno del terrorismo in Italia dedicano al Polesine. Eppure, negli anni Settanta, la provincia di Rovigo fu attraversata da pulsioni eversive che sfociarono in attentati e in scontri fra estremismi e illusioni rivoluzionarie. Questo libro ricostruisce con passione e rigore una stagione densa di avvenimenti, nello scenario di una città e di una provincia solo apparentemente lontane dagli sconvolgimenti dei grandi centri. C’è la destra neofascista: dalla nascita della cellula rodigina di Ordine Nuovo alle varie ipotesi di coinvolgimento nelle stragi che hanno insanguinato l’Italia. C’è la sinistra extraparlamentare: dai legami con Autonomia operaia alle azioni compiute nelle cosiddette Notti dei fuochi e alla pratica della violenza diffusa. Ci sono le bombe alla questura di Rovigo, alle sedi di partito, l’assalto al carcere del 1982, ma anche i legami polesani – mai completamente chiariti – con le stragi di piazza della Loggia a Brescia (1974) e alla stazione di Bologna (1980). Emergono i lutti e le testimonianze delle vittime degli attentati e le voci di chi scelse di schierarsi da una parte o dall’altra. Ci sono poi le parole di chi difese lo Stato e, solida base che accompagna la narrazione, gli atti di magistratura e forze dell’ordine, le sentenze, i documenti di un’epoca. Il percorso di Atti di piombo è ricostruzione storica, spunto di riflessione e stimolo per non smettere mai di cercare giustizia e verità.

Atti di piombo
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