Descrizione
La presenza costante e discreta della Confraternita del Santissimo nelle cerimonie liturgiche, spesso celebrate nella Cattedrale di Adria alla presenza del Vescovo, contribuì ad incentivare la percezione della sacralità del luogo. La liturgia ed il servizio alla Chiesa non furono però i soli compiti assolti dai membri della Confraternita. Nella piena osservanza del Vangelo, operando nella massima discrezione, essi svolsero una intensa attività assistenziale a beneficio dei poveri e dei bisognosi, in assenza di altre istituzioni caritative. Quella svolta dalle Confraternite fu un’attività assistenziale a tutto campo, che interveniva dove c’era bisogno di curare i malati e le persone emarginate, cercando di alleviare i dolori fisici e quelli morali prodotti dalla sofferenza. A tutti veniva assicurata la preghiera, il conforto della parola, l’aiuto materiale. Per i defunti poveri le pie Unioni si facevano carico delle spese funerarie, garantendo anche ai più indigenti esequie cristiane. Per tutto questo e per l’ammirazione che conservo fin dall’infanzia verso questa pia Associazione, ho sempre desiderato approfondire la conoscenza della sua storia gloriosa, scritta nei documenti sparsi qua e là tra gli Archivi (dalla prefazione dell'autore)